Hanno Detto
Zhang svela: «Quando arrivai all’Inter pensavano fossi un bambino. Alcune cessioni hanno fatto male, sui rinnovi rispondo così»
Il presidente dell’Inter, Steven Zhang, ha rilasciato altre dichiarazioni dopo la vittoria dello scudetto della seconda stella
Arrivano altre dichiarazioni rilasciate da Steven Zhang nel corso della diretta su Tik Tok con Liu Teng. Tanti i temi affrontati dal presidente dell’Inter, oltre allo scudetto: si parla anche di rinnovi e di mercato.
RINNOVI E STADIO – «Non dovrebbero esserci problemi coi rinnovi, non sarà una cosa nell’immediato ma richiederà un iter. Stadio? In Italia il problema è complicato, rischia di essere una questione lunga».
IL RAPPORTO COI GIOCATORI – «Abbiamo un’età relativamente simile, molte persone in Italia al mio arrivo a 24 anni pensavano fossi un bambino. Lo leggo negli occhi della gente che si chiede: questo è il presidente dell’Inter? In merito ai calciatori nerazzurri penso siano i migliori e quelli che lavorano più duramente. Gente seria che dopo l’allenamento torna a casa, presta attenzione al cibo e alla propria famiglia. Ormai ad alti livelli si va in questa direzione: più le star sono importanti, più prestano attenzione ai loro aspetti personali»
SU ZANETTI – «Zanetti è un modello per tutti, ha un atteggiamento molto professionale, non beve mai ed è autodisciplinato. Nel club tutti vanno d’accordo tra loro. Prima di Inter-Udinese 2016, quando mi presentai a San Siro con la delegazione di Suning, non avevo ancora visto una partita di calcio dal vivo. Dopo l’Inter, la mia squadra preferita è la nazionale argentina. I commenti sui social? Alcune persone sono più aggressive di altri ma, se si spingono troppo oltre, la cosa gli si ritorcerà contro»
ADDII DOLOROSI – «Quando alcuni giocatori che il club ritiene importanti scelgono di lasciarlo, fa male. Ma ognuno ha le proprie idee sulla propria vita, ora tutto è andato e loro fanno ancora parte della storia del club».
L’ALTRA PARTE DELL’INTERVISTA A ZHANG.