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Zazzaroni su Thiago Motta: «Ha saputo sfruttare al meglio le caratteristiche dei suoi pretendendo la massima attenzione. Il problema di Thiago non è Motta, bensì…»

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Zazzaroni torna a parlare di Thiago Motta, in particolare si focalizza sulle scelte del tecnico bianconero nella partita col City

Zazzaroni, direttore del Corriere dello Sport, nel suo editoriale è tornato a parlare di Thiago Motta focalizzandosi sulle scelte del tecnico della Juventus nella partita di Champions con il City, squadra con cui l’Inter ha peraltro già giocato.

PAROLE – «Questo è un articolo a favore di Thiago Motta. L’intenzione perlomeno era quella. Se poi uno lo interpreta diversamente non posso farci niente, affari suoi, è in circolazione il batterio del pregiudizio, il bacillus praeiudicii. Danilo, Gatti, Locatelli, Vlahovic e Yildiz, oltre a Weah e McKennie che il risultato l’hanno arrotondato: sono loro gli autori principali del successo su quel che resta del City. Gente che sa come si fa, gente che è alla Juve da anni e ne ha assorbito lo spirito. Motta è stato bravissimo: nella sfida che avrebbe potuto cambiare radicalmente i contenuti della stagione ha saputo sfruttare al meglio le caratteristiche dei suoi pretendendo la massima attenzione, il sacrificio, una presenza costante e attiva – attivissima – nella partita. Il problema di Thiago non è Motta, bensì i topolini che seguono qualche pifferaio tutt’altro che magico: i piper hanno descritto Thiago come non è, probabilmente avendo seguito con scarsa attenzione poche partite della sua ultima squadra, il Bologna».

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