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Zanotti: «Inter? Voglio tornare: Inzaghi è come un padre, vi svelo il mio idolo»
Mattia Zanotti, in prestito al Lugano, ha rilasciato una lunga intervista a Cronache di Spogliatoio dove ha toccato diversi temi
Mattia Zanotti, terzino destro dell’Inter in prestito al Lugano, ha parlato dei suoi modelli e della possibilità di ritornare in nerazzurro. Le dichiarazioni rilasciate a Cronache di Spogliatoio.
OBIETTIVI FUTURO – «Non sono un ragazzo che si pone obiettivi guardando troppo in là ma naturalmente spero e voglio risentire il boato di San Siro. L’Inter mi segue attraverso Dario Baccin, che si occupa anche di monitorare i giovani in prestito. Le partite in Svizzera sono Intense, c’è un ritmo alto. A volte viene meno la parte tattica in favore dell’agonismo e dell’intensità. Mi sto confrontando col calcio dei grandi ed è ciò che volevo»
INZAGHI – «Il primo anno mi ha accolto un po’ come un figlio, era la mia prima esperienza coi grandi. Mi ha sempre aiutato e dato consigli, mi ha sempre detto di crederci e lavorare giorno per giorno e alla fine mi ha premiato. Gli devo tanto per ciò che mi ha dato».
DIMARCO – «Ho avuto modo di allenarmi insieme a lui, guardate cos’ha fatto. Essendo nel mio ruolo, sono affascinato. Ha una qualità di calcio incredibile. Il suo percorso e cosa ha dovuto fare per guadagnarsi tutto è una fonte d’ispirazione perché mostra che ce l’ha fatta ma che si è fatteli mazzo per riuscirci. È uno stimolo che ti dimostra che ce la puoi fare. Il compagno che ho più osservato è invece Matteo Darmian, ha un livello di attenzione formidabile ed è proprio quello che mi piaceva, mi ci rivedevo molto. Ho studiato gli esterni: Denzel Dumfries ha una forza fisica mostruosa, uno strappo incredibile, e Ivan Perisic lo affrontavo in partitella con la sua abilità nell’usare entrambi i piedi nell’uno contro uno»