Primavera
Zanchetta dopo Inter Primavera Arsenal: «Abbiamo qualità e vanno allenate, non dobbiamo porci limiti. Ecco come sta De Pieri»
L’allenatore dell’Inter Primavera, Andrea Zanchetta, ha analizzato il successo ottenuto dai propri ragazzi in Youth League contro l’Arsenal
Intercettato dai giornalisti presenti al KONAMI Youth Development Centre al termine di Inter Primavera Arsenal, l’allenatore dei nerazzurri ha espresso tutta la propria soddisfazione per la vittoria ottenuta dalla sua squadra per 4 ad 1 (quarta vittoria su quattro partite disputate finora in Youth League).
4 VITTORIE SU 4 – «Le quattro vittorie su quattro fanno piacere ma quello che a me più interessa è che i ragazzi riescono a competere a un livello alto. Vuol dire che abbiamo della qualità e queste vanno alimentate, allenate. Ma ci dobbiamo rendere conto che non dobbiamo porci limiti e dobbiamo cercare di spingere al massimo perché le caratteristiche dei giocatori sono tanti».
15 GOL SEGNATI IN YOUTH LEAGUE – «Sì ne abbiamo parlato in settimana, per me non era un discorso fisico ma mentale, dobbiamo crescere da questo punto di vista. Creiamo tanto, a volte gli episodi indirizzano le partite non è solo l’atteggiamento. Però oggi ho visto una determinazine diversa nel cercare di non prendere gol, è anche uno step diverso che deve far comprendere ai ragazzi di non dover prendere gol».
COME MAI I BLACKOUT SONO PIÙ FREQUENTI IN CAMPIONATO? – «In generale la mentalità dei ragazzi non è ancora quella di un calciatore professionista e a volte il nome della squadra pesa ed è un errore da non commettere perché ogni partita nasconde un’insidia. Anzi in campionato è più difficile scardinare le difese, qui in Europa invece le squadre giocano in modo offensivo e aperto e gli spazi si creano, e noi neg i spazi aperti siamo bravi. I ragazzi devono capire che con le qualità che hanno possono fare bene contro chiunque, poi i blackout succedono, succedono anche ai grandi ma vanno limitati».
QUESTA LA GIUSTA CARICA VERSO LA FIORENTINA? – «Queste partite si devono nutrire di queste prestazioni, fa piacere fare grandi prestazioni ma se non sono accompagnate dal risultato non è facile gestire l’umore dei ragazzi abbastanza altalenanti. Devono darci la consapevolezza giusta per affrontare ogni avversario. Non solo la Fiorentina gioca bene ma tante altre sono pericolose».
COME STA DE PIERI? – «Avevamo fuori alcuni giocatori e con due mancini dovevo scegliere chi far giocare a sinistra. De Pieri ha più velocità in campo aperto e poteva soffrire meno rispetto a Romano che è più bravo in mezzo al campo e col piede invertito. Va bene così ma sono sottigliezze, i ragazzi devono imparare a giocare ovunque. Le condizioni? Non dovrebbe essere niente di grave, abbiamo fatto una videochiamata per salutarlo e sapere come stava e lo abbiamo visto abbastanza bene. Ha il collare (colpo di frusta, ndr) vedremo come va».