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Wenger incalza: «Il Mondiale quadriennale non ha più senso»

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Arsene Wenger spinge forte sull’acceleratore: il Mondiale ogni due anni è per il francese l’unica via per il calcio

Arsene Wenger, ex manager dell’Arsenal e adesso responsabile dello sviluppo mondiale del calcio, in una intervista al Corriere della Sera ha parlato del suo progetto di rinnovamento; in particolar modo di portare il Mondiale ogni due anni.

MIGLIORARE IL CALCIO – «Non credo che sia una rivoluzione, piuttosto un’evoluzione, che è necessaria. Obiettivo? Rendere migliore il calcio internazionale: più chiaro, più semplice e più significativo, con una riduzione delle qualificazioni e una maggiore attenzione alle grandi competizioni finali. Allo stesso tempo, voglio mantenere l’equilibrio attuale: circa l’80% della stagione per le competizioni per club e il 20% per le competizioni delle Nazionali. Non c’è davvero nulla di rivoluzionario in questo: è semplicemente un modo più moderno di organizzare il calcio». 

PROPOSTA – «La mia proposta è di raggruppare le qualificazioni in una o due finestre internazionali, invece delle cinque attuali. In questo modo ci sarebbero meno interruzioni e i giocatori rimarrebbero al loro club per quasi tutta la stagione. Come manager di club avrei firmato immediatamente per questa proposta. Se raggruppiamo le qualificazioni in una o due finestre e disputiamo una competizione alla fine di ogni stagione, gli allenatori della Nazionale avrebbero condizioni migliori per lavorare e sviluppare la loro squadra, con un approccio a lungo termine. Ora non è possibile». 

TRADIZIONE «La tradizione non dovrebbe significare rimanere immobili, ma piuttosto concentrarsi sull’essenza del gioco. L’attuale sistema, con il Mondiale quadriennale è stato stabilito quasi cento anni fa. Aveva senso allora, soprattutto a causa dei viaggi, ma i tempi sono cambiati. Il Mondiale 2026 sarà a 48 squadre. Con più Nazionali nella fase finale non ha più senso avere lunghe qualificazioni distribuite nell’arco di due anni». 

LEGGI QUI L’INTERVISTA INTEGRALE

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