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Volpi svela: «Oggi Rivera e Mazzola farebbero fatica, un buon staff medico può portare questi punti»

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Piero Volpi, storico responsabile del settore sanitario dell’Inter, ha spiegato l’importanza del suo ruolo dentro un club

Piero Volpi, storico responsabile del settore sanitario dell’Inter, ha rilasciato un’intervista al Corriere della Sera in cui svela proprio l’importanza del suo ruolo in un club professionistico.

RIVERA E MAZZOLA – «Quello che colpisce è l’aspetto fisico: una volta chi sapeva trattare bene il pallone emergeva. Oggi non basta. È il fisico l’attrezzo che devi curare di più. Pensiamo a Rivera o Mazzola: se giocassero ora dovrebbero crescere molto atleticamente per garantire il loro livello tecnico»

PUNTI PORTATI DALLO STAFF MEDICO – «Avere uno staff attento porta dei punti in più, ma una stima non è facile. Quest’anno siamo riusciti a sistemare tante situazioni e a contenere il rischio degli infortuni. Ma attenzione: gli scienziati lavorano e vivono nelle università e negli ospedali»

PREVENIRE GLI INFORTUNI – «La prima cosa è la conoscenza dettagliata di tutti i giocatori per la prevenzione secondaria, cioè sui punti deboli: tendini, muscoli, articolazioni. Il secondo aspetto è post infortunio: il recupero deve essere più preciso possibile e le tecnologie ci aiutano molto. Ma la differenza la fa lo staff, sempre più ampio completo e qualificato. I giocatori sentono di vivere in un ambiente che si prende cura di loro a 360 gradi»

RAPPORTO CON I PREPARATORI – «C’è uno scambio continuo di informazioni, mediche e fisiche, per fargli svolgere in assoluta sicurezza il proprio lavoro. Anche in questo settore la tecnologia è molto migliorata, pensiamo ai Gps e ai dati che forniscono: una volta si andava un po’ alla cieca, come una macchina senza navigatore»

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