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I got ice in my veins: in una notte Correa si prende l’Inter
Joaquin Correa è passato immediatamente dalle parole ai fatti e si è presto l’Inter in una notte di fine estate
Baila como el Tucu. Chissà se gli Autogol chiederanno mai a Correa di creare un tormentone al pari di quello con protagonista El Papu Gomez. Ne siamo certi, Inzaghi lo ascolterebbe. Lui che ha insistito così tanto per il suo “figlioccio” anche quando la dirigenza gli proponeva varie alternative (da Thuram a Zapata passando per i pittoreschi Weghorst e Scamacca). Il tecnico nerazzurro sapeva quanto l’argentino potesse dare alla sua squadra e non ha avuto alcun timore a mandarlo nella mischia del Bentegodi dopo appena un allenamento con il resto della squadra.
Dopo nove minuti dal suo ingresso in campo, Correa ha deciso di spiccare il volo e portare in vantaggio i nerazzurri. «I got ice in my veins», mima il Tucu nella sua classica esultanza. Come dargli torto? L’argentino si è dimostrato glaciale nel momento decisivo della partita. Prima con lo stacco imperioso, poi con il gol del definitivo 3-1 che ha scacciato i fantasmi di un possibile forcing finale scaligero. Gode l’Inter e godono soprattutto i tifosi, che non vedono l’ora di avere un nuovo beniamino da idolatrare a San Siro. Lukaku è lontano, c0sì come è lontano il ricordo della devastante Lu-La ma per una coppia che muore ce ne può essere una che nasce. La Gazzetta l’ha ribattezzata Co-La (Correa-Lautaro), è sicuramente presto per sancirne ufficialmente la nascita (anche perché Dzeko non ci tiene a recitare un ruolo da comprimario) ma quel che è certo è che l’Inter di Inzaghi giocherà ed esulterà (si spera) sulle note di un tango argentino. Poco importa se non diventerà un tormentone, i tifosi e il tecnico saranno felici ugualmente.