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Trevisani torna su Inter Napoli: «Prima del VAR la dietrologia imperava. Per 95 minuti Mariani…»

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Trevisani è tornato a parlare di Inter Napoli e delle polemiche postpartita alimentate da Antonio Conte. Le sue dichiarazioni

Riccardo Trevisani ha parlato a Cronache di Spogliatoio, durante la rubrica Fontana di Trevi, ed è tornato sullo scontro diretto tra Inter e Napoli. Le sue dichiarazioni:

LE PAROLE – «Cinque anni fa Ancelotti disse che gli arbitri non arbitravano più e che arbitrava solo il Var. Oggi Conte dice il contrario. Fare l’arbitro è difficilissimo, li attacchiamo e lo faremo sempre se vedremo delle cose brutte. Mariani fa una partita eccezionale per 95′ e fa una cazzata, sbagliando una valutazione perché dalla sua posizione può sembrare rigorissimo. Purtroppo, per via del protocollo, non possono toglierglielo. Rimane un rigorino, ho sentito cento persone e per settanta è rigore e trenta no, quindi il Var non deve intervenire, ma è un mestiere maledetto. Mariani è stato dominante per 95′ e si parla solo di lui. Dopodiché, se un arbitro dirige bene e fa un errore me ne frego, non è Pairetto o Aureliano oppure Di Bello. Quelli bravi li voglio tutelare. Mariani ha fatto uno sbaglio e non si poteva correggere per protocollo. Il Var dovrebbe essere una cosa che si vede cinque volte in una giornata, come in Champions, dove si interviene per cose chiare, geografiche. Altrimenti è una moviola in campo, lì si andrebbe sì per dietrologia. Nel calcio senza Var la dietrologia imperava. Lì c’era. Non adesso».

LAUTARO – «Lautaro non è in un grande momento. Thuram ha fatto una partita terribile col Venezia, ha riposato mercoledì e ti aspetti faccia bene, come non ha fatto bene Lautaro o Lukaku. Acerbi, Buongiorno e Rrahmani hanno fatto una partita strepitosa. Però non c’è un caso Lautaro, sta facendo molto peggio dell’anno scorso. Ricordatevi il girone d’andata e quello di ritorno di Vlahovic l’anno scorso. Io non ritengo che Lautaro sia Lewandowski o Benzema, ma c’è una preoccupazione eccessiva se non segna per due partite. Fanno gli attaccanti, la palla arriva dieci volte in una partita. Il movimento di Lautaro e Thuram è diverso da quello di Lukaku, che perde tutti i corpo a corpo appena trova un difensore fisicamente forte».

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