Hanno Detto
Trevisani avvisa: «Inzaghi via dall’Inter? Io lo vedrei soltanto in un altro club. Oggi diciamo che Dimarco…»
Trevisani ha parlato del possibile addio di Inzaghi a fine stagione: ecco l’opinione del telecronista Mediaset sul futuro del tecnico
Riccardo Trevisani ha parlato di Inzaghi nell’abituale appuntamento con la rubrica Fontana di Trevi, mandato in onda da Cronache di Spogliatoio. Ecco le dichiarazioni del telecronista sul tecnico dell’Inter:
LE PAROLE – «In questo calcio veloce in cui ogni tre giorni c’è una partita, c’è una squadra che da quattro anni gioca a calcio meglio di tutti, senza grandi alti e bassi, pur buttando uno scudetto tre anni fa, ma fa delle cose che vanno a memoria e ci sembrano normali. Quando fa delle partite buone, ormai diciamo: “Eh, tutto sommato…”. Sono cose che non ha sempre fatto nella sua storia. Ci siamo abituati troppo bene, dalla finale di Champions di diciotto mesi fa ha perso 5 partite. La maggior parte delle volte ha giocato, vinto e convinto. Può fare meglio? Sì, ma ci sono cose che ti dicono che l’Inter ha una struttura societaria, di allenatore e in campo che poi vedi – prosegue Trevisani – Oggi diciamo che Dimarco è più forte di Theo, ma lo diciamo oggi, non quando non lo volevano all’Inter nemmeno per fare la riserva del titolare. Inzaghi lo porta a quel livello, come Calhanoglu e come Thuram. Una serie di cose nell’Inter ci sembrano normali, tra le quali il fatto che per giocare e vincere bisogna fare bel calcio. L’Inter lo fa da tre anni e mezzo, se il campionato è così equilibrato è anche perché l’Inter e il Napoli due anni fa ci hanno insegnato che giocare bene aiuta il calcio e il nostro campionato. Se l’Inter può vincere la Champions? Sì, poi magari a marzo succede che Thuram si stira… Rifammela a marzo la domanda. Qual è una realtà migliore dell’Inter oggi? Vai al City coi processi e a fare il dopo-Guardiola? Andare in un posto confortevole non è una passeggiata di salute. Il Liverpool ha fatto una ‘bussatina’, non gli ha offerto più soldi dell’inter. Deve arrivare qualcuno che da 6 lo porta a 10. Io ne vedo solo una dove sarebbe sensato andare, tolta la nazionale che penso tra 5-10 anni farà, ed è il Real Madrid».