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Toldo SVELA: «Prima della semifinale col Barça venni ALLE MANI con Muntari, e Mourinho reagì così. Sul derby di stasera e su Sommer…»

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L’ex portiere dell’Inter, Francesco Toldo, ha voluto dire la sua sul derby di stasera in campionato tra i nerazzurri e il Milan

Intervistato dalla Repubblica, Francesco Toldo si è espresso così in vista di Inter Milan di stasera.

MAIGNAN E SOMMER – «Maignan è super nelle uscite. Sommer infonde sicurezza alla difesa. Quella del Milan invece mi pare un disastro».

QUALI DEI DUE MI SOMIGLIA MAGGIORMENTE? – «Nessuno, il calcio cambia. Zoff, un mito, passava le mezz’ore a perdere tempo con Gentile. Oggi dovrei aggiornarmi, soprattutto coi piedi».

PIÙ DIFFICILE PARARE I RIGORI A CALHA O A MORATA? – «Çalhanoglu è una creatura a sangue freddo. Quegli occhi dicono al portiere che non c’è spazio per nessun condizionamento mentale».

IL DERBY PIÙ BELLO? – «Dico il più brutto: il doppio pareggio in Champions che qualificò il Milan. Le regole erano quelle, ma ancora sogno di potermela giocare ai rigori».

SU MOURINHO – «Persona meravigliosa. Tratta meglio i deboli che i forti e non teme i conflitti. La sera prima della semifinale Champions a Barcellona io e Muntari ci mettemmo le mani addosso per una battuta a tavola. I compagni ci divisero. Mourinho si buttò in mezzo, poi disse: “Così mi piacete, andiamo in finale”»

SU VIERI – «Un ragazzo d’oro. L’ho aiutato, consigliato e guidato, anche se sapevo che era lì per prendere il mio posto. Siamo in buoni rapporti, come con Batistuta, Figo, Orlandoni. Con Adani e Vieri ci vogliamo bene, ma sono un orso, non il tipo da Bobo Tv».

CHI SEGNÒ QUEL FAMOSO GOL ALLA JUVE? – «Io! Vieri aveva i mattoni al posto dei piedi. Gliel’ho lasciato per fargli vincere il titolo di capocannoniere».

QUANDO HO CAPITO CHE ERA ARRIVATO IL MOMENTO DI RITIRARMI? – «Nella notte del Triplete a Madrid. Andai da Moratti e gli dissi che per me bastava così. Rispose che se lo aspettava e mi abbracciò».

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