Thuram: «È come se fossi all’Inter da anni. Voglio vincere tutto. Lautaro dovrebbe imparare a…» - Inter News 24
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Thuram: «È come se fossi all’Inter da anni. Voglio vincere tutto. Lautaro dovrebbe imparare a…»

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Thuram, alla prima stagione con la maglia dell’Inter, ha rilasciato una lunga intervista al Corriere della Sera

Thuram, attaccante dell’Inter, ha rilasciato una lunga intervista al Corriere della Sera.

RIPOSO – «Dormo tanto, sulle 14 ore al giorno. Ma dopo le partite faccio più fatica, soprattutto quando vinciamo»

SEMPRE SORRIDENTE – «Sono così da quando ero piccolo: felice della vita, di tutto. E ancora di più in campo, coi miei compagni, a fare quello che amo di più. Non so se aiuta, perché ci sono tanti caratteri diversi e c’è bisogno di tutti per fare una grande squadra. Però quando ero piccolo la gente non capiva e non apprezzava sempre il mio modo di essere. Non a tutti piaceva questa mia allegria e si facevano sempre paragoni. Crescere con mio padre è stato bellissimo, ma non è stato un vantaggio»

GRUPPO INTER – «Amiamo veramente giocare assieme, siamo un gruppo molto unito. Sono arrivato a luglio, ma mi sembra di essere qui da tanti anni»

LAUTARO – «No. Forse è Lautaro che dovrebbe sorridere un po’ di più!»

RUOLO – «Da quando ero piccolo tutti mi dicevano che un giorno sarei stato un numero 9, ma a me non piaceva molto: volevo stare sull’ala, dribblare, prendere la palla. L’anno scorso a inizio stagione ho avuto una discussione con mio padre: ci siamo detti le cose e ho scelto di giocare centravanti»

BENZEMA – «A me piace molto, è un’ispirazione di sicuro. E un giorno vorrei arrivare al suo livello: ci provo»

CRESCITA NELL’INTER – «Ho imparato tantissimo e spero di imparare ancora tanto: posso crescere dappertutto, nel dribbling, nella corsa, nella difesa, nel tiro. Mi fermo spesso dopo l’allenamento a fare del lavoro extra, sul campo e con i video. Sono migliorato molto nel posizionamento senza palla, perché qui in Italia si lavora tanto tatticamente e si impara che un movimento può aiutare un compagno».

HENRY – «Lo sento tanto. Mi dà consigli sulla vita, non solo sul calcio».

VITTORIE CON ROMA E JUVE – «Penso che tutte le partite siano importanti per lo scudetto, poi vedremo alla fine: ci sono ancora tante gare importanti. E noi proviamo a prendere i 3 punti in ogni partita».

AUTOGOL PROVOCATI – «Sì, sto diventando un po’ più cattivo in area e sto provando ad attaccare la porta diversamente. Sono arrivate due deviazioni dei difensori, speriamo che la prossima volta tocchi a me».

ATLETICO MADRID – «Sì. Proviamo ad essere pronti a ogni partita. E questa sarà durissima, contro un avversario forte: sarà bella».

SORPRESA ALLEGRI PER IL SUO RENDIMENTO – «Io non penso niente. Quando sono arrivato all’Inter non ho sentito quello che diceva la gente. Sono arrivato per aiutare la squadra, avevo parlato con Piero (il d.s. Ausilio ndr) già due anni fa, poi l’infortunio mi ha bloccato. Contava solo quello che pensavano lui e il mister su di me: ho lavorato, ho ascoltato tanto anche i compagni e sono contento di quello che sto facendo».

INSULTI A MAIGNAN A UDINE – «Mike l’ho sentito. Quello che è successo è qualcosa di brutto, ma non qualcosa di nuovo. Uscire dal campo è stato il gesto giusto, anche delle squadre. Speriamo che si possa progredire, perché sono cose che si ripetono da tempo e niente sembra cambiare».

RONALDO IL FENOMENO «Se dovesse capitare gli direi una cosa: grazie, per quello che ha fatto per il calcio».

FAME DI VINCERE – «Tanta, tanta. Altrimenti non sarei qua all’Inter. Voglio vincere tutto quello che c’è da vincere e aiutare la squadra».

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