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Supercoppa Primavera, Chivu ammette: «Sbagliato tutto, non siamo stati in partita»

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Supercoppa Primavera, Chivu ammette in conferenza stampa: «Sbagliato tutto, non siamo stati in partita»

Cristian Chivu, allenatore dell’Inter Primavera, ha parlato in conferenza stampa dopo la finale di Supercoppa persa con la Fiorentina.

“Mi spiace per i ragazzi, per quello che è stato il percorso di crescita negli ultimi tre mesi. Abbiamo sbagliato tutto, soprattutto dal punto di vista mentale. Abbiamo preso due gol che abbiamo sentito, anche l’infortunio di Zuberek e l’occasione di Iliev. Oggi non siamo stati in partita, non meritavamo qualcosa in più. Per quanto riguarda la scelta tattica dipende da chi ho a disposizione. Il cambio modulo non è stata un’idea giusta, probabilmente ho sbagliato anche io. Non abbiamo subito tanto il gioco della Fiorentina, ma abbiamo regalato due gol, questo ha rovinato i nostri piani.

Non sono qua per trovare alibi e scuse, i ragazzi devono giocare e dare il massimo avendo l’approccio giusto a livello mentale e di responsabilità. Poi ovvio che quando si gioca poco lo paghi. Gli spazi che trovi durante una partita cambiano rispetto a quelli che trovi in allenamento. Anche loro non hanno scuse, devono dare il massimo e adattarsi alla realtà della Primavera. Non ho nulla da rimproverare, hanno avuto l’atteggiamento giusto.

Siamo una squadra che sta facendo un percorso di crescita. Non avevamo una squadra pronta per puntare allo scudetto. In questo momento stiamo cercando di dare continuità ai risultati e di risalire in classifica. Siamo l’Inter, ma stiamo lottando per non retrocedere, bisogna ammettere la realtà dei fatti. Abbiamo 3 gruppi in uno, abbiamo camviato tutta la squadra rispetto all’anno scorso. Credo che qualcosa in più abbiamo portato. Oggi abbiamo sbagliato tutto.

La squadra è nuova, ci sono i 2005 che arrivano dall’Under 17, i 2004 che facevano l’Under 18, altri che c’erano già. Carboni non lo abbiamo, e sono felice perchè è in Prima Squadra giustamente. Se non si è abituati a certe partite lo paghi, e all’inizio lo abbiamo pagato. Anche nelle prime partite abbiamo fatto vedere qualcosa, magari meritavamo qualcosa in più. Continuiamo a lavorare per far crescere i ragazzi, seguiamo il nostro percorso. Sapevamo di non essere una squadra costruita per vincere, altrimenti avremmo tenuto qualche fuoriquota dell’anno scorso. Quando si finisce un percorso e si vince è giusto dare la possibilità ai più giovani di crescere: ho preso questa decisione di rimanere e di aiutare questi ragazzi. In questo momento la realtà è questa: dobbiamo lottare per non retrocedere, c’è da crescere a livello fisico e mentale”.

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