Hanno Detto
Supercoppa, Capello: «Simone, mi superi!» L’intervista integrale
Fabio Capello, detentore di 4 Supercoppe insieme a Lippi e Inzaghi, guarda al nerazzurro e al record che può raggiungere: l’intervista
Sulle colonne della Gazzetta dello Sport, Fabio Capello ha rilasciato un’intervista in vista della Supercoppa, rivolgendosi al tecnico dell’Inter Inzaghi, che ha tra le mani l’opportunità di superarlo.
IL PRIMO A VINCERE UNA SUPERCOPPA ALL’ESTERO – «Ha ragione, a Washington nell 1993. Milan-Torino, vincemmo grazie a un gol di Simone. Si giocava, però, d’estate, mentre adesso l’appuntamento è fissato nel mezzo della stagione. Viaggiammo in aereo insieme al Torino. Tutti noi, dai presidenti allo staff e i calciatori. Fu qualcosa d’insolito e bello. O almeno,
per me è ancora un bel ricordo perché vincemmo. Avessi perso magari quel volo di ritorno con gli avversari l’avrei digerito malvolentieri (ride ndr) ».
VINCERE LONTANO DA CASA – «Beh, di solito chi vinceva lo scudetto aveva diritto a
giocare la Supercoppa nel proprio stadio. E sì, era un vantaggio innegabile. In un paese straniero si è invece tutti alla pari».
INZAGHI PUO’ SUPERARLA, PROVEREBBE FASTIDIO? – «Ma no, ci mancherebbe. E vincerebbe per tre anni di fila come me. I record sono fatti per essere battuti e di certo non guferò Simone in Arabia. Anche perché con la squadra che ha sarebbe un’impresa complicata: l’Inter è strafavorita».
LAZIO – «La squadra di Sarri è tornata a non subire gol, come nella scorsa stagione. Il paradosso è che lo ha fatto nell’emergenza, quando dietro ha subito gli infortuni di
Romagnoli e Casale. Forse i compagni, soprattutto a centrocampo, hanno aggiunto quel pizzico di sacrificio in più per far fronte alla necessità. La Lazio, comunque, è l’avversario più scomodo del lotto per l’Inter, ne sono convinto».
NAPOLI – «Credo che il Napoli sia ancora nella fase di travaglio. Mazzarri è arrivato da poco e all’inizio era ovvio ci fossero delle difficoltà dovute al cambiamento rispetto a Garcia. Però negli ultimi 20′ con la Salernitana ho rivisto il vero Kvaratskhelia, capace di dribblare in serie gli avversari. E non dimentichiamo che non c’è Osimhen. Avete visto l’Inter senza Lautaro come ha faticato, no?».
FIORENTINA – «Prima dell’ultima con l’Udinese in campionato, mi sembrava che Italiano avesse finalmente limato certe disattenzioni difensive. E infatti la Fiorentina si era specializzata nelle vittorie per 1-0, a conferma che il corto muso non è poi così male eh. Vediamo ora se quel 2-2 un po’ così con i friulani è solamente un episodio. Perché se la Viola si mantiene solida, allora è squadra vera: gioca bene a calcio. E se riuscisse ad andare in finale recuperando poi Gonzalez… Nico è l’uomo con più qualità della rosa».
UOMO CHIAVE INTER – «Facile dire chi fa gol e sinora la Serie A ci ha detto che Lautaro è l’indiziato numero uno. Ma permettetemi una parola per Calhanoglu: dopo due partite
sottotono erano iniziate le critiche. Ma ragazzi, è uno dei migliori in Europa da regista. E a Monza non mi è sembrato così in calo eh (ride ndr) ».