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Stankovic: «Moratti ci trascinò alla Champions. Con Mourinho….»

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Le dichiarazioni di Dejan Stankovic a Dazn, con i ricordi legati a Moratti e all’esperienza all’Inter tra Mourinho e i tifosi

Dejan Stankovic racconta Massimo Moratti. L’ex centrocampista serbo è intervenuto nella serie di DAZN dedicato all’ex presidente dell’Inter, e ha raccontato del rapporto con i tifosi e con Mourinho.

TIFOSI – «Moratti ci diceva che se sentivamo 80mila fischi, dovevamo capire che c’era una persona che ci avrebbe applaudito ed amato: ed era lui. Inter-Samp? Valeva per dimostrare cosa significa l’Inter, la passione, l’amore e la sofferenza che devi mettere per gioire alla fine. Noi all’Inter abbiamo imparato anche a soffrire. Il mio compito era solo stoppare la palla e metterla giù e mettere il Chino in condizione di calciare. Il tifoso interista soffre con la squadra e quando superiamo i limiti scende giù. Moratti è innamorato dell’Inter come una donna sbagliata: non sai perché, ti fa soffrire ma la ami di più. Quando giocavo male, mi veniva in mente lui: per primo avevo deluso lui. Moratti resterà l’unico presidente per me. In quel mosaico perfetto mancava il tassello di vincere lo scudetto, a Siena ci siamo tolti un peso».

MOURINHO – «Quando perdemmo una partita mi prese davanti a tutti e mi attaccò al muro. Mi disse: “Oh zingaro, vuoi tornare a giocare come prima o ti metti di fianco a me e non ti alzi più? Io voglio il vecchio Stankovic, voglio che mangi l’erba. E lì senti nel rimprovero un incoraggiamento e la fiducia. Solo Moratti sapeva quanto soffriva ma a Manchester l’ho visto mollare, diceva “è possibile che non la vinco mai?”. Quando abbiamo costruito questa squadra è stato un altro sforzo del presidente, lui credeva che avremmo potuto arrivare insieme a Mourinho ad un traguardo storico. La mattina a San Siro? Dopo Baresi mi portò a casa alle 6, ci mettemmo sul terrazzo e guardammo San Siro: aprimmo una bottiglia di vino e facemmo un brindisi con mio papà. Stetti sveglio un’oretta a vedere lo stadio che cantava, brividi».

 

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