Hanno Detto
Spalletti sui TANTI infortuni: «Si gioca troppo? Squadre come Inter, Juve o Milan possono giocare più partite, BASTA attaccarsi agli alibi»
Il commissario tecnico della Nazionale, Luciano Spalletti, è intervenuto in merito ai tanti infortuni di questo avvio di campionato
Intervenuto in conferenza stampa, il commissario tecnico della Nazionale, Luciano Spalletti, ha voluto dire la sua sul tema dei tanti infortuni subiti dai calciatori in questo avvio di stagione, tra i quali anche quello di Nicolò Barella dell’Inter (infortunio che gli ha impedito di rispondere presente alla chiamata dell’Italia per i prossimi impegni in Nations League di questa sosta di ottobre).
SUI TANTI INFORTUNI? – «Bisogna fare una diversificazione, ci sono squadre che non sono attrezzate e non hanno 25 giocatori come altre. Ci sono però squadre che hanno a disposizione 25 giocatori e viene permesso di giocare abbastanza frequentemente proprio per i giocatori che hanno. Poi il discorso va sempre lì: si trattano sempre alcuni giocatori come calciatori di seconda fascia e loro questa idea di commentarli così la subiscono un po’. Squadre come Inter, Juventus o Milan hanno calciatori a disposizione per giocare più partite, poi il livello di qualità a volte è al di sotto ma qui la fa la fisicità delle squadre, il modo di interpretare le partite».
NIENTE ALIBI – «Un po’ tutti ormai sanno fare questo uomo contro uomo: a volte si va forte a prendere l’avversario alto, a volte si concede campo. Ciò che non va mai fatto è essere lunghi come squadra. Ci sono delle difficoltà a giocare contro queste squadre, ci vuole davvero qualità alta di gioco per avere la meglio. Per non si gioca troppo, per me bisogna essere attrezzati per giocare molto. Bisogna far giocare anche chi è dietro, far crescere tutti. Però quando non si fa risultato si dice che è colpa delle scelte, delle riserve, non si favorisce questa crescita. Se si continua a fare questi ragionamenti vuol dire restare attaccati a degli alibi: si può giocare spesso e fare un calcio di alto livello, è chiaro che poi vanno valutati anche gli avversari».