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Sommer si racconta: «Vi svelo cosa ha chiesto Inzaghi. Lautaro-Thuram tra i migliori al Mondo, per lo scudetto credo che…»

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Yann Sommer non sa giri di parole, ecco cosa ha svelato il portiere dell’Inter sul futuro, Champions, campionato e altro, l’intervista 

Yann Sommer ha parlato a La Gazzetta dello Sport. Così il portiere dell’Inter

CHAMPIONS E CAMPIONATO – «È possibile riuscire ad avere gli stessi risultati su entrambi i fronti grazie alla squadra che abbiamo: non è facile, il calendario è affollato, ma raggiungere il massimo è il nostro obiettivo. In queste 8 gare di Champions dobbiamo andare a tutta, il nostro livello è superiore agli ottavi dell’anno scorso: possiamo andare oltre, mantenendo il nostro standard in campionato. Non possiamo precluderci niente».

INZAGHI – «Ha una forte mentalità vincente, e questo fa la differenza. Fa tutto quello che serve per vincere: preparazione, meeting sugli avversari, quando sente nell’aria che non c’è il giusto mood in allenamento interviene e ci spinge. Dobbiamo sempre lavorare al limite, abbiamo bisogno di questo stimolarci a vicenda. Adoro lavorare con lui». 

FUTURO – «Il mio contratto scade nel 2026: non so dove sarò, non ci ho ancora pensato, ma qui a Milano sono felice. E ho grandi sfide davanti, al momento non mi vedo altrove, ogni energia la metto sull’Inter».

SCUDETTO – «Mi immagino una stagione molto difficile, contesa. Ma anche l’anno scorso prima di scappare c’era un momento in cui eravamo secondi. Abbiamo già visto quanto siano forti Juve e Napoli, ma abbiamo anche perso il derby, quindi occhio pure al Milan: vedremo alla fine chi resisterà! Ma quando si dice che ogni gara è difficile in Italia, non è retorica. È la verità». 

DIFFICILE RIAFFERMARSI – «È tutto nella testa. Se vinci, sei felice e un po’ rilassato, fai meno dell’anno prima e a questo livello non puoi proprio permetterlo. Il nostro allenatore ci fa lavorare duro per combattere proprio questo inconscio senso di rilassatezza e fa bene: dobbiamo fare di più dell’anno scorso perché abbiamo rivali agguerriti che vogliono superarci: per rivincere serve il 100%, nulla di meno».

PALLONE D’ORO LAUTARO – «Sono completamente d’accordo con Messi. Ho conosciuto Lautaro un anno e mezzo fa e ho notato da subito grande personalità, spirito giusto da capitano e il suo essere un eccezionale realizzatore: abbiamo sempre bisogno di lui e sarebbe un premio meritatissimo”.

THURAM – «Avevo giocato con lui a Monchengladbach, ricordo il primo anno ebbe una crescita super. All’Inter ha fatto uno step ancora. Ora per lui la sfida è stare ogni tre giorni con la sua qualità sempre al top. Ci sono cose che Marcus fa e che la gente non vede. Eppure valgono come un gol, ad esempio una corsa che apre lo spazio per Lautaro».

THURAM-LAUTARO MIGLIOR COPPIA D’EUROPA – «Difficile dire che sia la migliore di tutta la Champions, ma tra le migliori di certo. E una di quelle coppie d’attacco che vorresti sempre nella tua squadra e mai di fronte…». 

TAREMI – «Più punta centrale, in area è letale: ancora non ha giocato molto, ma io vedo qualità ogni giorno. Prova a segnarmi in ogni allenamento, è un grande acquisto, è molto bravo nel gioco di prima: ci servirà sicuramente».

BRUCE SPRINGSTEEN – «Mi piacerebbe davvero vederlo prima o poi, per me Bruce sono i pomeriggi a casa da ragazzo sdraiato sentendo i vinili di mio padre. Ho letto il libro e ascoltato il podcast fatto con Obama: amo ciò che suona, che canta, l’idea che rappresenta».

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