Sesia: «Lucca ha potenzialità indiscusse. Deve tenere a mente una cosa» - Inter News 24
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Sesia: «Lucca ha potenzialità indiscusse. Deve tenere a mente una cosa»

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Intervista esclusiva di CalcioNews24.com a Marco Sesia, ex allenatore della Primavera del Torino e ora tecnico del Casale. Le sue parole su Lorenzo Lucca

Marco Sesia allena il Casale, storica formazione del calcio italiano che ora milita in Serie D, nel girone A. Vanta trascorsi da centrocampista nel Torino, nell’Alessandria, nell’Ancona e, fra le altre, ha anche guidato la Primavera del Torino dal 2019 al 2021. In questo periodo ha allenato anche Lorenzo Lucca, giovane bomber del Pisa ora sulla cresta dell’onda e finito nel mirino di Mancini per la Nazionale e anche dell’Inter. Ecco le sue parole.

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Lei nelle giovanili del Toro ha allenato Lorenzo Lucca, uno dei giovani del momento: che ragazzo era? Ci racconti un po’ di lui. Si aspettava questa sua esplosione?
«E’ un ragazzo che ha vissuto un’esperienza un po’ particolare con noi. Si vedeva che aveva delle potenzialità, oltre al fisico e alla struttura imponente aveva grande abilità tecnica. L’unico problema che ha avuto nel Torino era che lui non voleva stare nel Torino, voleva giocare tra i grandi e con noi è venuto ‘malvolentieri’. E’ stata un’annata nella quale purtroppo, per operazioni mancate tra prima squadra e Primavera, io mi sono trovato a gestire 14 fuori quota, ed è stato difficile. Io in lui credevo molto. Facevo dei discorsi individuali a fine allenamento, io e il mio staff, perché intravedevamo della potenzialità tant’è che a un certo punto, quando lui ha deciso di ‘andar via’, noi eravamo dispiaciuti ma lui voleva giocare con i grandi, tant’è che è andato addirittura in Serie D, al Palermo. Gli dava fastidio questa situazione, aveva comportamenti non giusti, ma si vedevano delle potenzialità indiscusse. Dirti a quell’epoca che sarebbe andato a fare 13 gol in 26 partite in C, poi 5 gol in 5-6 partite in Serie B l’anno dopo, era una cosa un po’ forte da immaginare ma comunque faceva intravedere talento. La testa, in quel periodo lì, non accompagnava il fisico e quando accade non esprimi il tuo pieno potenziale».

Già si parla di Juve, Milan, Inter sulle sue tracce con il c.t. Roberto Mancini che vorrebbe portarlo in Nazionale: è pronto per il grande salto?
«Me lo auguro per lui. Vedere un mio ragazzo che arriva alla Nazionale è una cosa assolutamente positiva. Quando entri in quei meccanismi di mercato, le situazioni diventano tutte veloci e non so se è giusto che siano così veloci. Lui ha tempo, è un 2000, deve fare le esperienze. Ha fatto bene ad andare al Pisa, in B, in una squadra che puntasse su di lui. Deve fare i passi giusti e se son rose fioriranno, ma l’importante è non fare passi avanti per poi tornare indietro».

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