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Orsato: «Il campo mi manca molto; l’offesa peggiore per un arbitro è questa»

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Le parole di Daniele Orsato, ex direttore di gara internazionale di Serie A, sul suo ritiro: «Mi mancano il campo e i raduni»

Daniele Orsato ha parlato dal palco del Festival dello Sport 2024 di Trento. Di seguito le parole dell’ex arbitro internazionale di Serie A.

RITIRO – «Il campo mi manca tanto, mi manca tutto il gruppo della Can, i raduni. Mi manca la possibilità di dare consigli, era una cosa che mi piaceva tanto. Forse la designazione è il momento che mi manca di più, credo che sia così un po’ per tutti gli arbitri. In quel momento arrivava la telefonata e il segretario ci diceva la partita: quello era il momento più belloStefano Farina è stato uno dei grandi maestri e mi disse ‘Non potrai mai sapere cosa vuol dire essere un arbitro di calcio senza aver mai arbitrato’. La presi come una sfida e andai al corso per arbitri a Schio. Il presidente ci spiegò tutte le procedure. Il mio obiettivo era arrivare in Serie A in 16 anni».

INGREDIENTI PER ARRIVARE AL SUCCESSO – «Non ho mai vissuto di invidia nella mia vita, ho trovato tanti maestri che mi hanno insegnato molto. Cerco di insegnare agli arbitri di andare a vedere i direttori di gara di categorie superiori. La cosa fondamentale è la passione. Non voglio che gli arbitri copino qualcuno, devono essere loro stessi. Continuo a insegnare ai più piccoli di scommettere sulle proprie capacità e di sbagliare con la propria testa».

L’OFFESA PEGGIORE – «L’offesa più grande che si possa fare ad un arbitro è dirgli che sia scarso».

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