Giovanili
Seconda squadra Inter, il PROGETTO prende piede: struttura, costi e rosa. Ecco cos’hanno in mente i nerazzurri
Seconda squadra Inter, il PROGETTO prende piede: struttura, costi e rosa. Ecco cos’hanno in mente i nerazzurri a riguardo
L’Inter ha da tempo l’idea di seguire le orme di Juve, Atalanta e Milan, creando una propria seconda squadra Under23 da iscrivere nel campionato di Serie C. Un progetto ancora in mente dei dirigenti nerazzurri, anche se di difficile attuazione almeno nell’immediato. Lo aveva sottolineato di recente anche Marotta, evidenziando ad esempio l’ostacolo dell’assenza delle strutture adatte agli allenamenti di quest’altra squadra. La Gazzetta dello Sport affronta l’argomento.
STRUTTURE – «Ad oggi il club nerazzurro non avrebbe un posto dove fare allenare o giocare la squadra. Ad Appiano Gentile non c’è spazio per due formazioni e Interello al momento non riuscirebbe ad assorbire l'”ingombro” dell’Under 23».
SESTO PRIMA OPZIONE – «In caso di accelerazione verso la prossima stagione, la soluzione potrebbe essere trovata individuando un centro d’allenamento adatto – difficile ma non impossibile – oppure optando inizialmente per un Interello magari rinnovato con lo spostamento altrove di altri gruppi del vivaio. Il nodo principale è questo, perché un centro sportivo non si trova né costruisce in tempi rapidi e l’Inter vuole fare le cose per bene, dando alla seconda squadra una casa adatta».
COSTI – «Da questo punto di vista l’arrivo di Oaktree può riportare in quota l’idea della seconda squadra, perché le condizioni sono meno stringenti e perché il fondo statunitense vede i giovani di buon occhio come possibile strategia per contenere i costi della rosa e aumentarne i margini di ricavo. Le indicazioni per la sessione».
UOMINI – «Una squadra di Serie C ha esigenze ben maggiori di una Primavera e per questo l’Inter dovrebbe decidere chi scegliere per i vari ruoli: non solo l’allenatore, ma anche lo staff, il team manager, magari un direttore sportivo dedicato e così via. Insomma, ci sarebbe da fare parecchio lavoro preventivo per creare i presupposti fondamentali alla seconda squadra».
ROSA – «I Francesco Pio Esposito e gli Issiaka Kamate di domani, per esempio, non farebbero parte del progetto. Sarebbe ancor più efficace, invece, un meccanismo di “promozione” dalla Primavera nel corso della stagione, quando il club nota che un talento è sprecato in quella categoria. Si pensi al Valentin Carboni dell’anno scorso o allo stesso Esposito, che avrebbero potuto godere di un percorso invece alla Vanja Vlahovic dell’Atalanta: 19 gol in 20 partite di Primavera e poi lo spostamento in Serie C dove ha già segnato cinque volte».