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Scudetto, Vernazza fa all-in sull’Inter: «La difesa è la prima regola, il confronto con la Juve dice che sono pari in una cosa»
Il giornalista Sebastiano Vernazza ha espresso il proprio parere sulla corsa allo scudetto e sul duello tra Inter e Juve per il titolo
Sulle colonne de La Gazzetta dello Sport, il giornalista Sebastiano Vernazza ripropone i numeri di Inter e Juve a confronto, proiettando le due squadre a diventare le papabili contententi allo scudetto.
DIFESA – In Serie A la difesa è una regola. Quasi sempre chi subisce meno gol vince lo scudetto. Negli ultimi tre anni è andata così: Inter campione nel 2021, miglior fase difensiva con 35 reti subite; Milan campione nel 2022, miglior fase difensiva alla pari con il Napoli terzo, 31 reti incassate; Napoli campione nel 2023, miglior fase difensiva con 28 gol presi. In Italia – il Paese che sublimò il catenaccio, i tempi per fortuna sono cambiati – funziona così. Oggi, dopo 17 giornate, la situazione è questa: Inter capolista con 4 punti sulla Juve seconda; Inter gol subiti 7, Juve gol subiti 11.
RECORD DI SOMMER – Yann Sommer ha mantenuto la porta inviolata in 12 giornate su 17 : nessun portiere e nessuna squadra dei cinque migliori campionati europei ha fatto meglio. La percentuale impressiona: 12 su 17 equivalgono al 70,6 per cento. In pratica Sommer viene battuto una volta ogni tre partite di Serie A.
Merito suo: parliamo di un portiere maturo, vittima fin qui di un unico grave errore, contro il Sassuolo a San Siro su un tiro di Bajrami, e protagonista di vari interventi risolutivi, specie al Maradona contro il Napoli. E merito della fase difensiva organizzata da Simone Inzaghi. La Juve di “clean sheet”, di partite senza subire reti, ne ha fatti registrare 9 su 17, quasi il 53 per cento. In pratica Szczesny prende gol ogni due gare.
MODULO – Inter e Juve condividono il sistema 3-5-2, ma la capolista mantiene per ora una tenuta stagna migliore. Prima condizione di impermeabilità è l’attenzione sulle palle inattive e qui siamo quasi pari. L’Inter per esempio non è ancora scivolata su un corner; la Juve soltanto una volta, in casa contro il Cagliari, rete di Dossena ininfluente sul risultato, vittoria per 2-1. Neppure il baricentro medio dirime la questione. Più si tiene l’avversario lontano dalla propria porta, più si riducono le probabilità di concedere occasioni, ma Inter e Juve sono pari per quanto stanno giù sulla scacchiera: 50,4 metri la capolista; 50,5 metri i bianconeri.
DIFENSORI – De Vrij, Acerbi, Bastoni, Darmian, Pavard e il nascente Bisseck da una parte. Danilo, Gatti, Bremer, Rugani, Alex Sandro dall’altra parte, Inzaghi all’occorrenza ha adattato Carlos Augusto nei tre dietro. La prima differenza è numerica, per quantità sta meglio l’Inter. E forse pure la qualità è dalla parte di Inzaghi. I portieri si equivalgono, Sommer e Szczesny hanno caratteristiche fisico-tecniche forse opposte, però assicurano affidabilità.