San Siro, Inter e Milan categoriche: 2 condizioni per la ristrutturazione

Inter e Milan hanno aperto uno spiraglio al Comune di Milano per la ristrutturazione di San Siro, ma ci sono 2 condizioni

Ieri, il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha presieduto un incontro di fondamentale importanza con i vertici di Inter e Milan per trattare il destino dello stadio di San Siro.

La Repubblica ha documentato il consolidamento di un accordo tra i due giganti calcistici milanesi per acquisire la proprietà dell’impianto, a patto di avviare un programma di ristrutturazione. Tuttavia, entrambe le squadre mostrano ancora incertezza su questa opzione. Emergono due requisiti essenziali: la ristrutturazione non deve interferire con il calendario delle partite e lo stadio deve essere considerato un asset nei bilanci dei club.

La società di costruzioni WeBuild, già disponibile per la ristrutturazione, presenterà uno studio di fattibilità entro tre mesi. Se questo studio dimostrerà di garantire una rigenerazione in linea con le richieste dei club, potrebbe essere avviato il processo di riqualificazione. Tuttavia, si sta anche discutendo la possibilità di costruire un nuovo stadio. Inter preferirebbe Rozzano, mentre il Milan propone San Donato. Nel mezzo di questa disputa, c’è Milano, che lotta per mantenere San Siro, ritenendolo un punto fermo per i tifosi. Questa situazione crea un tiro alla fune politico e infrastrutturale, poiché l’arena attualmente rappresenta non solo un’icona sportiva, ma anche un importante sito culturale e turistico per la città.