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Sabatini duro: «Che lezione dal Leverkusen, non si gioca per lo 0-0! E su Lautaro…»

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Il noto giornalista Sandro Sabatini critica la prestazione offerta ieri dall’Inter in Champions League contro il Bayer Leverkusen

Intervenuto su Calciomercato.com, Sandro Sabatini commenta duramente la prova offerta ieri dall’Inter in Champions League contro il Bayer Leverkusen.

LA LEZIONE DI LEVERKUSEN – «Sembrava in risparmio energetico, l’Inter. E sembrava durare. Invece alla fine la batteria è saltata. In apparenza all’improvviso. A un minuto dalla ricarica degli spogliatoi. Non è il caso di attivare processi, ma un paragone sì: anche l’Atalanta ha perso, però giocando una partita meravigliosa e divertente. Per una volta, il bravissimo Inzaghi non faccia il permaloso al cospetto di una critica che stavolta merita: non si gioca per lo zero a zero. Mai. La lezione di Leverkusen diventi utile per il futuro, sia vicino che lontano. Si nota anche da lontano che quando Lautaro non c’è, lo rimpiangi. Quando c’è, vedi che non è più lo stesso. Stavolta sono state mostrate entrambe le opzioni di pensiero. Comunque Taremi non è più quello di inizio stagione. E non è Lautaro, nemmeno quello di quest’anno. Neppure l’Inter però è stata brillante come finora aveva mostrato in tutte le partite di Champions League».

«La prestazione a Leverkusen non è stata spettacolare né emozionante, e due negazioni non portano all’affermazione che Inzaghi abbia giocato una partita intelligente e ordinata, con ragionevole attenzione alla super classifica. Con tre punti, l’Inter avrebbe già fatto il check-in per volare agli ottavi, ma con zero va in coda al deposito bagagli. Continuando con la metafora aerea, il pareggio in trasferta sarebbe stato un volo low cost. Un po’ scomodo, ma conveniente. E sarebbe stato opportuno etichettare come “difesa & contropiede” l’atteggiamento tattico dell’Inter. Però senza intensità, non dura per tutta la partita. I nerazzurri hanno costruito la partita sulla difesa attenta di tre giganti, per l’occasione: Sommer in porta, De Vrij e Bastoni davanti a lui. Benino anche Bisseck. Sufficienti gli altri, attori di un possesso palla effettuato praticamente solo a scopo difensivo.

Il portiere del Leverkusen può riporre i guanti nella busta di plastica: sembrano ancora nuovi. Ma anche Sommer li ha sporcati appena. Il gol subito a un minuto dal 90° cancella però tutte le giustificazioni sull’opportunismo interista. Tutti discreti ma nessuno eccellente a centrocampo. Poco o nulla dagli attaccanti, compreso il sempre più tormentato (e isolato) Lautaro. La qualificazione tra le prime otto resta possibile, anzi probabile. Ma nelle prossime due partite sarà meglio attivare un altro atteggiamento, anziché il risparmio energetico di Leverkusen».

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