Hanno Detto
Sabatini chiarisce: «Normale che dica che gli scudetti dell’Inter siano 19. Il contatto Ronaldo-Iuliano…»
Il noto giornalista Sandro Sabatini ha voluto dire la sua sull’infinita diatriba tra Inter e Juve sul numero degli scudetti
Intervenuto sul proprio canale YouTube, Sandro Sabatini prende parola in merito all’infinita diatriba che c’è tra i tifosi della Juve e quelli dell’Inter in merito al numero degli scudetti dei nerazzurri (i quali hanno appena festeggiato la seconda stella).
SUL NUMERO DEGLI SCUDETTI – «Quanto sono gli scudetti della Juventus? 36. Quanti sono quelli dell’Inter? 20. Questo è quello che dice l’almanacco. Se vogliamo ampliare il discorso, possiamo dire che la Juventus ha vinto 36 scudetti +2 revocati. Quelli dell’Inter sono 20, di cui uno a tavolino. Questo significa essere rispettosi della verità, della storia e di tutti. Di chi ha vinto e di chi ha perso. Della legge dello sport, che viene rispettata a giorni alterni. Bello che ci siano, a distanza di anni, ancora delle discussioni»
NON TUTTO GIUSTO – «Tutto normale, ma non è tutto giusto. C’è sempre una polemica esagerata: ci può stare che Andrea Agnelli scriva sui social quando la Juventus ha vinto la sua seconda stella, ci può stare la battuta di Moratti sui 25 scudetti. Non ci sta che certe esposizioni mediatiche vengano strumentalizzate. C’è gente che rimembra ancora il gol di Turone, o quello di Muntari, o il contatto Iuliano-Ronaldo, che nemmeno il VAR avrebbe chiarito. Gli juventini ricordano ancora il nubifragio di Perugia»
LO SCUDETTO DEL 2006 – «Quello del 2006 è stato rivendicato dagli interisti come lo scudetto degli onesti. Cari amici interisti: se è così, è normale che io dica che gli scudetti dell’Inter siano 19 sul campo e uno a tavolino. Non è un’offesa o una provocazione, significa raccontare la storia per quello che è stata. La Juventus espone allo stadio due titoli che non ci sono nell’albo d’oro, nella storia gli scudetti sono 36, quelli dell’Inter 20, di cui uno a tavolino»
PRESCRIZIONE – «Gli juventini ricordano che, nel caso Calciopoli, a un certo punto l’Inter beneficiò della prescrizione. Prescrizione non significa condanna. La prescrizione avrebbe indotto a pensare che anche l’Inter sarebbe stata condannata, anche se voglio sottolineare che, in caso di processo, non avrebbe avuto a difendersi Giacinto Facchetti, che nel frattempo era scomparso. Per questo, dico ai tifosi interisti di godersi questo scudetto, senza andare a ripensare a cose che non possono essere comunque dimostrare fino in fondo».