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Rummenigge: «La Superlega è morta. Mercato PSG e inglesi? Spese difficili da capire»

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L’ex CEO del Bayern Monaco Karl-Heinz Rummenigge ha parlato della Superlega e del Fair Play Finanziario

Karl-Heinz Rummenigge, ex CEO del Bayern Monaco ora nel comitato UEFA, in una lunga intervista ad AS ha parlato della Superlega e delle spese folli nell’ultimo mercato di PSG e dei club inglesi.

SUPERLEGA – «Sono tre i club che la tengono in vita, almeno in termini legali. Nello sport è difficile per me vedere una competizione con tre membri. Non so perché loro tre continuino ad aggrapparsi ad essa, quello che so è che la Superlega, così com’era organizzata all’inizio, è morta. Non lo dico io, l’hanno detto i tifosi di calcio di tutta Europa. La reazione è stata chiara e nessun club in Inghilterra, Francia o Germania non sarà mai più tentato di giocare con il fuoco. Senza contare che si è trattato di un gesto frettoloso da parte dei presunti fondatori. Sono convinto che volessero far precipitare le fondamenta per alleviare gli effetti provocati dalla Pandemia a breve termine. Parliamo di 250 e 350 milioni in mano ad ogni club, che sarebbe stata la famosa goccia d’acqua nell’oceano perché, alla lunga, quei soldi avrebbero addirittura peggiorato la situazione economica di più di uno». 

FAIR PLAY FINANZIARIO – «Abbiamo tutti assistito alle somme che, nonostante la crisi, gli inglesi e il PSG hanno investito. La cosa principale deve essere la competizione a parità di condizioni. Per questo motivo, tutti i miei sforzi come membro del Comitato Esecutivo UEFA andranno a preservare tale giustizia sportiva. Gli importi che sono stati nuovamente spostati nel recente mercato, soprattutto nel contesto della Pandemia, sono difficili da capire. È chiaro che, quando hai abbastanza soldi per comprare un club e non dipendi dalle sue entrate, agisci con un vantaggio sul mercato rispetto agli altri. Non conosco le cifre esatte in termini di budget e monte ingaggi del PSG, ma sospetto che saranno aumentati. È chiaro che la UEFA seguirà la vicenda molto da vicino, ma vale la pena ricordare quanto segue: l’equilibrio che conta rispetto al fairplay finanziario è quello di giugno 2022, non ora. È quello che prevede il regolamento. Si vedrà poi quando si confronteranno esattamente le spese e le entrate, a questo punto della stagione si conoscono solo le spese. Quando sarà il momento, la UEFA esaminerà i numeri e ne sapremo di più». 

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