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Rossettini: «Inter? Non potevamo dichiararci sconfitti prima di giocare…»

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Luca Rossettini, attuale selezionatore dell’Under 17 del Padova, ha parlato del ritorno di Ronaldo in Italia per la sfida contro l’Atalanta

Luca Rossettini fu il primo difensore della Serie A a ritrovarsi a marcare Cristiano Ronaldo, il 18 agosto del 2018 in occasione della prima di campionato tra Chievo e Juve. Vinsero i bianconeri ma CR7 non andò a segno, tra lo stupore generale. L’attuale allenatore dell’Under 17 del Padova parla a Sportweek del ritorno in Italia del portoghese, che martedì sera sfiderà a Bergamo l’Atalanta.

VIGILIA – «Sinceramente ho dormito benissimo. L’arrivo di Ronaldo era stato pompato dalla stampa in maniera perfino esagerata. Alla fine, le attese e le tensioni per quella partita erano palpabili più all’esterno che all’interno della nostra squadra. Noi eravamo il Chievo, un piccolo club, e sapevamo che, prima o dopo, avremmo dovuto affrontarli tutti, gli attaccanti di Juve, Inter, Milan… Che fai, ti dichiari sconfitto prima ancora di giocare? Certo che no. Ecco perché quella sera andai a dormire sereno, senza farmi grossi problemi al pensiero che il giorno dopo mi sarei trovato davanti Ronaldo. C’entrava anche il fatto che ormai fossi a fine carriera. Avevo maturato l’esperienza per gesti- re un certo tipo di situazioni ».

LUKAKU E IBRA – «Marcare Ibra su calcio d’angolo era complicato assai: la mia spalla arrivava al suo petto. Era inevitabile essere in soggezione nei confronti di un colosso simile. Ma se vestito con la maglia da gioco Ronaldo mi era sembrato uno dei tanti, quando nel dopopartita lo incrociai a torso nudo negli spogliatoi, allora sì che mi fece impressione: era tirato a lucido, pettorali e addominali ben definiti».

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