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San Siro, Riva: «WeBuild presenterà il progetto a giugno, l’Inter dovrà decidere se..»

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Martina Riva, assessore allo sport del Comune di Milano, ha commentato la sentenza del Tar relativa alla questione San Siro

Martina Riva (assessore allo sport, turismo e politiche giovanili del Comune di Milano) ha commentato la situazione intorno a San Siro – argomento che tiene banco negli uffici dell’Inter – all’indomani del pronunciamento del TAR della Lombardia sull’inammissibilità del ricorso del Comune sul vincolo del secondo anello. Le sue parole ospite di ‘Newzgen’, la trasmissione in onda su Twitch e YouTube prodotta da Alanews.

SENTENZA TAR – «Ieri c’è stata la sentenza del TAR, purtroppo il Comune ha perso; ora facciamo una torta con gli ingredienti che abbiamo. Sono convinta che il progetto di Webuild sarà di ottima qualità, dopodiché come assessora allo sport farò di tutto affinché i club abbiano piacere e interesse a rimanere a Milano perché sono un valore immenso per la nostra città. E’ interesse di tutti che i tempi che ci siamo dati vengano rispettati, WeBuild presenterà il progetto all’inizio dell’estate, direi giugno, poi le squadre dovranno decidere sulla loro permanenza a San Siro. Abbandonare quel quartiere sarebbe un grande peccato, il Meazza è uno dei pochi impianti in Europa con la metro costruita sotto lo stadio, al fine di valorizzarlo»

PROGETTO SAN SIRO – «Fino al dicembre 2022 non pensavo San Siro potesse essere un macigno così grande da gestire. A fatica, il Consiglio comunale aveva approvato il progetto delle squadre (“La Cattedrale”, ndr) che prevedeva la permanenza nella stessa zona dello stadio attuale, con l’utilizzo della medesima metropolitana e nel rispetto delle più moderne esigenze di inclusione, accessibilità e sicurezza. Poi è arrivata la Soprintendenza ad avvertirci del vincolo che avrebbe applicato e, dopo anni di confronti con i club e quattro mesi di dibattito pubblico, ci siamo ritrovati con l’impossibilità di abbattere San Siro. Non che io sia a favore di questo scenario, ma ciò che voglio è uno stadio all’altezza di Milan e Inter e soprattutto accessibile, aspetto per me irrinunciabile: se il Politecnico mi dice che è molto difficile fare un progetto di accessibilità su San Siro, io del Politecnico mi fido, è il migliore al mondo. E’, insomma, un’occasione sprecata anche perché non so quando mai capiterà di avere un miliardo di investimenti su quel quartiere. Detto ciò il progetto di WeBuild sarà bellissimo e San Siro ci fa piacere tenerlo in piedi»

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