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Repice: «Inter da Scudetto? Vi svelo il mio podio, Inzaghi dovrà fare attenzione a questo club» – ESCLUSIVA

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Francesco Repice in esclusiva fotografa il prossimo campionato di Serie A, dalle rivali dell’Inter ad una sorpresa, la Nazionale e non solo

Il campionato di Serie A è ormai ad un passo dalla partenza. Tra meno di un mese l’Inter e le altre compagini nostrane si affronteranno sui campi da gioco della Penisola alla ricerca del titolo, per quello che ha tutti i presupposti per rivelarsi uno dei tornei più equilibrati (e incerti) dell’era recente. Lo sa bene Francesco Repice, colui il quale anche per il 2025 sarà deputato a raccontare – come sempre d’altronde – proprio le partite della prossima stagione a milioni di spettatori. Intervenuto per InterNews24 ha fotografato così possibile il cammino dei nerazzurri e molto altro ancora. Fino al suo personalissimo podio (già che siamo in tempi di Olimpiadi) della Serie A che verrà.

Buongiorno Francesco, iniziamo subito dalla prossima Serie A. C’è una squadra del nostro campionato che la incuriosisce particolarmente? Chi stuzzica di più il suo entusiasmo?

«Il Napoli di Conte. Perché? Perché c’è Antonio Conte. Perché so che il Napoli di Conte sarà la squadra che darà più fastidio a chi vorrà vincere lo scudetto. Conte ci è sempre riuscito e credo che sarà così anche questa volta».

Quindi la ‘famosa’ anti-Inter di cui tutti parlano per Lei sarà il Napoli?

«Sì, assolutamente sì».

E tra le compagini meno blasonate chi seguirà con maggior interesse?

«Io sono curioso di sapere se il Bologna con italiano riuscirà a replicare il percorso della passata stagione. Sono curioso di vedere la Lazio di Baroni, che considero uno dei migliori tecnici in circolazione, con Gilardino, Thiago Motta De Rossi ecc… Quindi sì, Bologna e Lazio sono le due squadre che più mi incuriosiscono sotto questo punto di vista».

Ha citato due squadre che hanno cambiato allenatore in estate. A dire il vero i cambi in panchina non sono mancati in Serie A, non ad esempio in casa Inter però. Crede che questo potrà avere un impatto importante? Come giudica questo valzer dei tecnici?

«No, non credo. Io penso che c’è solo un allenatore che a primo impatto possa spostare così gli equilibri. E quello è Antonio Conte. Lui li sposta già appena arrivato (ride, ndr). Gli altri so bene o male come riescono a condurre una stagione e Conte è una certezza sotto questo punto di vista».

L’assenza di competizioni europee potrà agevolare l’ex Inter?

«Si, credo di sì. Allenare come allenante, tutta la settimana per una sola partita…beh credo potrà avere un grosso impatto sul campionato».

A proposito di Conte, il suo collaboratore all’Inter Paolo Vanoli fa il suo esordio nel massimo campionato italiano. Pensa potrà far bene alla guida del Torino?

«Beh io credo che certe cose e certe successi non arrivino mai per caso. Vanoli ha fatto una carriera importante. Ha scelto di andarsi a giocare le sue chances nel super professionismo. È andata molto bene la prima volta. Vediamo ora in una squadra come il Torino che dovrà recuperare qualche posizione, pur considerando che si è liberato di pedine importanti. Vediamo come Vanoli riuscirà ad ovviare a questa necessità che il Torino ha».

Lasciamo per un istante il campionato. Lei come sappiamo è la voce della nostra Nazionale, gli azzurri saranno in campo per la Nations League tra meno di due mesi con la Francia, ad oggi però lo scacchiere di Spalletti è un grosso punto interrogativo…

«Esatto, il problema è esattamente questo. Non sappiamo che domande porci. Non sappiamo che cosa ci troveremo di fronte, di che cosa parleremo. Obiettivamente c’è un disperato tentativo di aggrapparsi a Udogie piuttosto che a Zaniolo, piuttosto che a Tonali (i ‘grandi’ assenti ad Euro 2024, ndr). Per il resto invece è tutto avvolto un una nube che fino a questo momento non si dirada. In questo momento il presidente federale è impegnato in tutte altre cose, anche la lettera che è uscita su Repubblica lo dimostra. Si tratta in qualche maniera di mettere un minimo di equilibrio tra tutte le componenti del nostro calcio. Anche se come dicevo la situazione è molto nebulosa. Di certo c’è stato solo il rinnovo di Gigi Buffon, con ‘poteri’ più ampliati. Sinceramente però non so di cosa andremo a parlare, non so cosa risponderti».

Se non certezze ha però una speranza?

«La speranza ce l’abbiamo tutti. Però poi bisogna fare i conti con la realtà. Guardo la formazione dell’Italia, guardo quella della Francia e…obiettivamente sono un po’ preoccupato. Anche perché la differenza salvo rarissime eccezioni la fanno i calciatori. Senza i calciatori non vai da nessuna parte, lo dicono tutti i più grandi allenatori del mondo. Basti vedere la sterzata che la Roma ha dato alla sua campagna acquisti. Hanno capito anche lì che senza investire dei soldi purtroppo gli obiettivi difficilmente puoi raggiungerli. Purtroppo o per fortuna in Nazionale i soldi non li puoi investire. Speriamo che i nostri abbiano percepito un minimo di esperienza in più rispetto al brutto europeo che hanno fatto. La speranza è solo questa, poi come dicevo di diverso ci possiamo aggrappare a chi non c’era, alle assenze».

Torniamo e concludiamo sul nostro calcio. In questi giorni ci sono le Olimpiadi, se dovesse pronosticare un podio chi inserirebbe?

«Inter e Napoli davanti a tutte e poi le altre. Anzi, ti dico di più. Inter e Napoli davanti a tutte, poi l’Atalanta mezzo gradino sotto e poi le altre».

Non ha citato Juve e Milan… 

«No, non le ho citate. Secondo me Juve, Milan e Roma sono allo stesso livello, un gradino sotto quelle che ho citato prima».

Si ringrazia Francesco Repice per la per la disponibilità e la gentilezza mostrate in questa intervista

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