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Quali sono i giocatori che hanno contribuito alla leggenda dell’Inter?
Tra le più gloriose e apprezzate squadre del calcio mondiale, con una storia davvero ricca di successi, grandi campioni e momenti a dir poco indimenticabili, i tifosi nerazzurri hanno avuto la fortuna di poter vedere da davvero vicino i primi calci al pallone di giocatori diventati poi parte integrante della storia del calcio. Parliamo di campioni che hanno avuto la capacità di lasciare un segno a dir poco indelebile nella storia del club e non solo, anche fuori, influenzando parzialmente la storia di questo splendido sport.
Quali sono però i nomi più importanti che l’Inter può vantare di aver cullato? Ricordiamone insieme alcuni
I mattoni della leggenda
Partiamo da Youri Djorkaeff, arrivato nella seconda metà degli anni novanta da un PSG estremamente diverso da quelle attuale per diventare parzialmente icona della squadra, complice anche un gol in rovesciata contro la Roma bello a tal punto da finire sulla copertina degli abbonamenti l’anno successivo. Sempre per prodezze tecniche (un maestro dei rigori) è ben ricordato anche Aldo Serena, che all’Inter giocò per quattro periodi e che fu strumentale per la vittoria dello scudetto nel 1989, con Giovanni Trapattoni in panchina.
Tra i migliori terzini che l’Inter abbia mai avuto troviamo Andreas Brehme, che quasi arrivò al pallone d’oro mentre di altra pasta era Bonimba, o Roberto Boninsegna come la carta di identità recita, storicamente il terzo miglior cannoniere (171 reti) della storia interista. Altro nome molto interessante fu quello di Evaristo Beccalossi, che solo i più anziani avranno visto giocare (parliamo di fine anni settanta inizio novanta) ma che era caratterizzato da un rendimento estremamente altalenante, tanto da anticiparlo lui stesso prima della partita.
Sempre parlando di prestazioni altalenanti: come non citare Marco Materazzi (noto ai più per il suo diverbio con Zidane ai mondiali del 2006) e Karl-Heinz Rummenigge? Quest’ultimo amatissimo dai giocatori per il suo grande nome (arrivava a fine carriera) ma funestato da tanti infortuni che ne minarono ampiamente le stagioni prima che dell’arrivo dei siti scommesse moderni sul web.
Il corpo del racconto
Tra i nomi più noti delle leggende Interiste come non citare Wesley Sneijder, giocatore olandese strumentale per l’anno del triplete con assist e punizioni a dir poco letali o Ronaldo il fenomeno, che tantissimi fece innamorare del calcio con le sue prestazioni durante gli ultimi anni novanta? Sempre tornando a quella stagione impossibile è davvero da scellerati non citare il nome di “El Principe”, Diego Milito, che nel 2009 si rese protagonista di almeno una rete decisiva in tutte le più importanti partite finali della stagione, diventando dell’Inter un vero e proprio idolo.
Entrando nel campo delle vere leggende troviamo quello che è da molti considerato il miglior portiere della storia della squadra, ovvero Walter Zenga che per 12 anni difese la porta Nerazzurra. Dello stesso periodo è il nome di Lothar Matthaus, che è stato da molti nominato come migliore giocatore del mondo e che in ancora più ricordano per dei tiri incredibili, degni di quello che è l’archetipo del centrocampista moderno.
La storia qui si è fatta
Quali sono però i nomi più “storici” che possiamo tirare fuori in una lista del genere di giocatori incredibile? Quello di Giuseppe Bergomi (756 presenze in campo, 20 anni di storia), di Sandro Mazzola (quarto miglior marcatore della storia del club durante il periodo di Massimo Splendore, con Helenio Herrera) o di Giacinto Facchetti (quasi inventore del terzino moderno, cambiando per sempre il flusso del gioco in Italia).
Un nome che tutti conoscono è quello di Giuseppe Meazza, invece, complice anche il suo aver dato il nome allo stadio noto come San Siro ed è essere stato tra i più grandi calciatori di tutta la storia Italiana ma, inutile girarci attorno, è forse appena meno “importante” di chi vi stiamo per parlare ora.
Javier Zanetti arriva all’Inter nel 1995 e lì rimane fino alla fine della sua carriera, dopo 858 presenze nel 2014. In quasi vent’anni di Inter Zanetti ha interpretato come nessuno mai prima il ruolo del capitano, guidando l’Inter nella stagione più felice della modernità, quella che l’ha trasformata in una delle squadre più popolari dei siti scommesse serie a.
Di certo Zanetti riesce perfettamente a farsi inquadrare nella categoria del simbolo, di quelli che da qui a cento anni saranno ancora ricordati e amati per l’intensità della figura.