Qual è il pronostico ideale per le partite dell’Inter a San Siro? Spunta l’opzione “1 ospite no bet”

Il 2-2 di Inter-Bologna ha interrotto una lunghissima serie di gare concluse sempre con esito “12” a San Siro, ovvero senza pareggi. In Serie A, infatti, Simone Inzaghi non pareggia mai, soprattutto in casa. Ad oggi, se si guardano con attenzione le statistiche in merito ai pronostici classici sui segni 1X2, si nota subito come l’Inter, con il pareggio contro il Bologna, abbia interrotto una serie in corso di 27 “12” consecutivi. Sì, avete letto bene, per 27 partite di fila a San Siro nel massimo campionato italiano, i tifosi nerazzurri non hanno visto neanche un pareggio.

Se si vanno a guardare i numeri da quando Simone Inzaghi siede sulla panchina nerazzurra, in 43 partite casalinghe di Serie A ha raccolto soltanto 4 pareggi (di cui 3 ottenuti nella stagione 2021/22 e nessuno nello scorso campionato). Inoltre, se si guardano tutte le 54 gare complessive, incluse le trasferte, i pareggi sono solo 13:

• 23/24 1 pareggio
• 22/23 3 pareggi
• 21/22 9 pareggi

In pratica, l’Inter di Simone Inzaghi ha pareggiato soltanto il 24% delle gare complessive disputate sinora in Serie A e solo il 9% delle partite giocate a San Siro!

Perché quando l’Inter gioca a San Siro il pronostico migliore è  l’ “1 ospite no bet”?

Innanzitutto chiariamo che l’esito 1 Ospite No Bet fa parte di uno dei mercati emergenti e più interessanti del momento, chiamato Draw No Bet; nello specifico, la giocata sta a significare che si punta sulla vittoria dell’Inter, avendo allo stesso tempo diritto al rimborso in caso di vittoria della squadra ospite. Questa infatti, sembra essere proprio l’opzione migliore quando i nerazzurri giocano tra le mura amiche.

Infatti, se l’Inter ha raccolto un solo pareggio nelle ultime 28 partite, significa che nelle restanti 27 occasioni ha vinto o perso in casa. Dunque, è vero che la quota si abbassa di molto rispetto al segno secco 1X2, però è importante sapere che anche le quote basse contribuiscono a far partire il bonus moltiplicatore per la classica multipla spensierata del weekend. Ad oggi, quindi, a San Siro, l’Inter di Inzaghi ha offerto 27 “1 Ospite No Bet” su 28 partite: una percentuale pari al 96%.

Ma perché l’Inter di Simone Inzaghi offre così pochi pareggi in casa?

I motivi sembrano essere di stampo sia psicologico che tattico, in realtà anche atletico.

Psicologico perché, complice la spinta di San Siro, la banda di Inzaghi ha una mentalità spesso orientata a vincere la partita, atteggiamento che la porta ad esporsi al rischio di sconfitta pur di cercare a tutti i costi la vittoria.

Il motivo atletico sta nel fatto che spesso l’Inter, essendo una squadra che punta molto sulla corsa, fa delle preparazioni atletiche specifiche per arrivare al top ad alcune partite piuttosto che ad altre (clamoroso il calo avuto contro il Bologna dopo la vittoria casalinga di Champions contro il Benfica).

Il motivo tattico è che, a parte Calhanoglu e il lavoro di sponda che fanno le due punte, non ci sono molti palleggiatori in squadra, ma tantissimi giocatori di corsa e molto bravi senza palla. Anche i calciatori di maggiore tasso tecnico come Barella e Dimarco, tendono comunque a essere coinvolti in una situazione tattica molto orientata alla controffensiva immediata: una strategia offensiva in realtà ereditata sia dalla Lazio di Inzaghi che dall’Inter della gestione Antonio Conte. Ad oggi, infatti, nonostante sul mercato l’Inter si sia rafforzata soprattutto in difesa, continua ad avere il miglior attacco del campionato.