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Pavard si racconta: «Non gioco a calcio per i soldi ma per i tifosi e per i trofei»

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Pavard si racconta: «Non gioco a calcio per i soldi ma per i tifosi e per i trofei». Le dichiarazioni del difensore dell’Inter

Benjamin Pavard, difensore dell’Inter, si è raccontato in una bella intervista sul Matchday Programme del club nerazzurro a poche ore dalla sfida con la Juventus.

MENTALITA’ – «Prima di una partita penso a come vincerla ed essendo un difensore a come non prendere gol. Poi amo festeggiare con i tifosi: gioco le partite per vincerle, gioco a calcio per vincere titoli. Per questo ho sempre sognato di diventare un calciatore. Da piccolo guardavo tutte le grandi squadre alzare i trofei, non gioco a calcio per i soldi, piuttosto per i trofei, è questo che mi spinge a scendere in campo, voglio essere fiero di me stesso a fine carriera».

INIZI – «Mi sono appassionato al calcio a forza di seguirlo e vedendo mio papà allenarsi e giocare. Mia mamma giocava a pallacanestro ma io usavo sempre i piedi, era quella la mia passione e l’ho seguita fino in fondo anche facendo dei sacrifici ma ne è valsa la pena. Penso a dove sono ora, sono fiero di indossare questa maglia o a momenti incredibili come il gol nella partita contro l’Argentina del Mondiale di Russia o alla più recente doppietta contro la Scozia segnata proprio a Lille dove è cominciato tutto».

GRUPPO INTER – «Il gruppo non sono solo gli undici giocatori, ma tutto ciò che c’è intorno. È anche lo staff medico, i fisioterapisti, chi lavora dietro le quinte, sono tutti importanti: chi sta in campo e chi ci sostiene da fuori e ci mette nelle condizioni giuste per poter vincere».

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