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Pavard svela tutto: «Inter, ora sto bene e sono fiducioso. Su Lautaro e il pallone d’oro ho questa idea, da quando sono in Italia…»
Benjamin Pavard svela tutto, il difensore dell’Inter e della Francia si racconta, dal pallone d’oro agli allenamenti nerazzurri e la nazionale…
Benjamin Pavard ha parlato all’edizione francese di GQ. Ecco un estratto dell’intervista del difensore dell’Inter e della nazionale transalpina.
PALLONE D’ORO A RODRI – «Diversi giocatori lo avrebbero meritato. Rodri è un centrocampista impressionante che gioca molti palloni, fa buoni passaggi, segna anche gol ed è stato il migliore nel suo ruolo per un anno. Vinicius, ovviamente, non smette mai di dribblare, colpire, è stato molto efficace e decisivo nei grandi momenti. Entrambi sono grandi giocatori, ma non dobbiamo dimenticare Carvajal, che ha vinto l’Europeo, la Champions League, la Liga e ha segnato nella finale di Champions League contro il Dortmund. Noi difensori siamo spesso trascurati. Avrebbero meritato di vincere tutti e tre, poi ognuno è libero di esprimere le proprie preferenze. Da parte nostra, con l’Inter, abbiamo fatto una grande stagione e mi ha fatto piacere vedere che Lautaro ha chiuso in buona posizione».
INIZIO STAGIONE INTER – «Sono tornato ad allenarmi quest’estate dopo gli Europei, ma ora mi sento sempre meglio fisicamente e sono molto fiducioso per il resto della stagione. Abbiamo un allenatore che coinvolge tutti i suoi giocatori. Ho giocato tre partite di fila e nell’ultima sono partito dalla panchina. Sono un giocatore che ha bisogno di giocare per trovare il ritmo».
MANCATA CONVOCAZIONE CON LA FRANCIA NELLE ULTIME – «Rispetto sempre le scelte dell’allenatore, è lui il capo. Ma sicuramente è strano perché da novembre 2017 ero quasi ogni volta convocato in Nazionale, tranne che per infortunio e Covid. Ho avuto l’opportunità di ricaricare le batterie e partire per qualche giorno con la mia fidanzata, quindi mi sono divertito molto durante questo periodo. Ma ovviamente non mollo e continuo a lavorare affinché l’allenatore mi chiami di nuovo. È proprio lui che mi ha trasmesso la voglia di vincere, e io voglio ancora vincere insieme a lui».
SE HAI VISTO LA FRANCIA ANCHE SE NON CONVOCATO – «Ovviamente ho visto le due partite contro Israele e Belgio: 2 vittorie, 6 punti. Era quello che volevamo. Davanti alla TV sono un grande tifoso della Nazionale».
TI ALLENI DI PIU’ DA QUANDO SEI ALL’INTER – «È completamente diverso rispetto alla Germania e trovo che lavoriamo molto, sia tatticamente che fisicamente. Abbiamo giocato ieri a Empoli e siamo arrivati molto tardi. L’allenatore ha continuato l’allenamento della giornata, che è stato piuttosto fisico. Corriamo tanto, con e senza palla. Inoltre ho appena ricevuto i dati e ho percorso 6,1 km».
CAMBIATO LE ABITUDINI IN ITALIA – «No, ho sempre dato molta importanza al recupero e sono abituato a fare crioterapia, bagni freddi, massaggi e stretching. Quando ero al Bayern Monaco, spesso facevo un bagno freddo a casa al ritorno dai viaggi. Ma il recupero coinvolge anche ciò che mangi quando torni a casa, come ti idrati e come dormi. Oggi pomeriggio, ad esempio, mi prenderò del tempo per fare 20 o 30 minuti di stretching. Ho solo 28 anni, sono nell’età giusta per il mio sport, né giovane né vecchio, ma devo guardare tutto questo anche se conosco sempre meglio il mio corpo. Considerato il numero delle partite, dobbiamo essere ancora più attenti ed essere il più professionali possibile per evitare infortuni»