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Pavan: «Inter? Non servono aiutini o le sceneggiate di Barella»

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Il giornalista Andrea Pavan ha espresso su Tuttosport la propria opinione sulle polemiche arbitrali riguardanti l’Inter

Andrea Pavan ha commentato le polemiche arbitrali riguardanti l’Inter nel suo editoriale su Tuttosport.

USO DEL VAR – «L’elenco di episodi arbitrali pro-Inter redatto in queste pagine ha sufficientemente alimentato per comprendere come e perché sia nato sui social il tormentone della “Marotta League”. Tormentone che peraltro, almeno sul fronte degli antagonisti juventini, già frustrati da tutta una serie di accadimenti duri da digerire per chi era abituato ad accarezzarsi la pancia piena di successi, risale a ben prima di quest’anno ed è ormai di fatto un evergreen. Intanto una considerazione, anzi una sensazione, generale: il ricorso quasi patologico al Var – nato per correggere chiari e gravi errori ma divenuto strumento in grado di alterare/ribaltare dinamiche di campo magari discutibili ma storicamente accettate come elemento del gioco – ha reso molti arbitri quasi incapaci, o quantomeno timorosi, di… arbitrare».

STRAPOTERE INTER – «La sicumera stampata sul volto o espressa dal linguaggio del corpo di certi fischietti del passato ha lasciato spazio a troppi gesti titubanti, sguardi tremebondi, attese sconcertanti. E già agli arbitri è stato tolto lo stress del fuorigioco e dei gol fantasma. Quindi, nello specifico interista: che una squadra così più forte delle altre, pure caratterialmente, condizioni forse nell’inconscio qualche arbitro è storia vecchia (Marotta aveva già conosciuto queste dietrologie alla Juve, ma si può ricordare anche il Milan di Berlusconi e di Baresi); però diciamo che un po’ di attenzione e di cautela in più nell’analizzare le proteste (tantissime e variegate, oggettivamente) contro lo strapotere nerazzurro – anzi, proprio in virtù di questo – sarebbero d’uopo»

ERRORI CON IL GENOA – «Invece, l’altra sera su quel rigore col Genoa, l’arbitro è riuscito a confermare la propria decisione di campo – cosa che viene spesso auspicata, proprio per limitare il condizionamento visivo con cui certe immagini, vivisezionate al ralenty, puniscono e mortificano dinamiche “fisiche” tipiche del calcio – proprio nella circostanza in cui avrebbe dovuto dare retta al Var che gli aveva messo sotto il naso l’errore di valutazione. Dai Inter: sei troppo forte, e pure bella. Non hai bisogno di aiutini. Né di certe sceneggiate di Barella, giocatore formidabile ma quasi ostinato nel cercarsi antipatie che davvero sarebbe più facile, e opportuno, evitare».

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