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Ottolenghi, Pellgrini rivela: «Se mi chiamano così non mi arrabbio»

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Si torna a parlare dello scandalo Mundialito: Massimo Pellegrini si racconta in una intervista e ricorda il celebre caso

Buenos Aires, 1981: l’Inter scende in campo per il primo Mundialito della storia contro Barcellona, Real Madrid e altre le altre big e mette in campo un ragazzino che non si marca, tal Ottolenghi. Ne parlano tutti, ma non è il vero Ottolenghi

Quel giocatore segna otto gol nella competizione e trascina i nerazzurri alla conquista del trofeo. Solo che poi viene fuori una magagna: Ottolenghi non è Ottolenghi. Al suo posto è stato schierato Massimo Pellegrini, classe 1966, inserito nella rosa attraverso un passaporto falso perché non rispettava i limiti di età richiesti per partecipare. Pellegrini ha ricordato così la vicenda in una intervista a Il Calciatore:

LE PAROLE – «Se mi chiamano Ottolenghi, non mi arrabbio assolutamente. Dopo quella vicenda venni squalificato per alcuni mesi, persi pochissima attività agonistica. In quel momento non pensavo che la cosa fosse così ‘sporca’. Se rifarei quella scelta? Sinceramente, sì. Fu un’esperienza meravigliosa, giocavamo negli stadi che ospitarono i Mondiali del 1978, a volte davanti anche a 80mila persone. Rino Marchesi, allenatore di allora, stravedeva per me e mi portava spesso in panchina. All’Olimpico, mi fece entrare a pochi minuti dalla fine. Fu una grande emozione, passai dal torneo di Viareggio dove ero più giovane di tre anni degli altri alla prima squadra»

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