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OIdani: «L’Inter è Barella e Bastoni. Su Conte…»

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Il noto chef interista, Oldani, ha parlato dell’addio di Conte e Lukaku, con un pensiero a chi invece è rimasto

Intervistato da La Repubblica – Milano, il noto chef interista Davide Oldani ha voluto commentare la partenza di Conte e Lukaku, senza però dimenticare chi invece è rimasto all’Inter.

RIVALSA – «Spero nella rivalsa di chi è rimasto partendo da un settore, la difesa. Per vari motivi. Primo, non è partito nessuno di loro. Secondo, lì sono tutti fortissimi. Terzo, hanno gli attributi anche nello spogliatoio. Starà a loro anzitutto far capire ai nuovi arrivati che non sono solo rimpiazzi di chi se n’è andato, ma che sono entrati a far parte di una storia unica e fantastica».

LUKAKU – «Com’era il fazzoletto dopo il suo addio? Asciuttissimo: la lettera l’ho mollata alla terza riga, tanto mi faceva rabbia. Intendiamoci, lui si è comportato da professionista, da giocatore proprietà di un procuratore. Ovvio che noi tifosi speravamo in altro, che fosse uomo anche fuori dal campo, oltre che dentro».

BARELLA E BASTONI – «Speriamo in Nicolò Barella, Lautaro Martinez e Alessandro Bastoni. Loro sì che ci rappresentano, non sono sbruffoni, loro non devono andarsene».

CONTE – «Grande allenatore, ma ha vinto uno scudetto, niente altro. Voglio dire, l’anno prima scudetto perso per un punto ed Europa League persa in finale. Insomma, è più quello che non ha vinto che quello che ha vinto. Per cortesia, non citiamo neppure José Mourinho o Helenio Herrera, loro sì erano vincenti. Simone Inzaghi è un dubbio, per ora. Certo, è di bella presenza, esperienza e grinta le ha: deve lavorare sull’orgoglio di chi è restato e di chi è arrivato».

DZEKO – «Mi piace. Ero un po’ così anche io quando giocavo: 187 per 76, alto, bella stazza, però al contempo veloce, trascinatore, senso del gol».

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