Nuovo stadio Inter, passo avanti verso il 'San Siro bis'
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Nuovo stadio Inter, passo avanti verso il ‘San Siro bis’: cambio di rotta assieme al Milan! La decisione

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Nuovo stadio Inter, passo avanti verso il ‘San Siro bis’: la decisione dei nerazzurri e del Milan di realizzare lo stadio assieme

Colpo di scena nell’ambito dei dialoghi intercorsi tra società e organizzazioni comunali e regionali per il nuovo stadio di Inter e Milan. Inizialmente i due club avevano detto no al progetto WeBuild per la ristrutturazione di San Siro, preferendo fare un nuovo impianto in autonomia (uno a Rozzano e uno a San Donato). Dopo l’incontro andato in scena ieri a Roma – al quale hanno preso parte una delegazione dei club, assieme al sindaco di Milano Giuseppe Sala e alla soprintendente per Milano Emanuela Carpani, che hanno incontrato il ministro della Cultura Alessandro Gulli e il ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi – si è giunti ad un punto di svolta inaspettato con la decisione di abbandonare le piste Rozzano e San Donato per realizzare un nuovo San Siro (ancora una volta insieme), nella stessa area dove ora sorge il Meazza, mantenendo alcune parti della “Scala del Calcio”. A parlarne è la Gazzetta dello Sport.

IL PIANO – «Lo sviluppo è molto significativo perché riporta al centro della scena la costruzione di uno stadio nell’area dei parcheggi, di fianco al Meazza attuale. Un’idea in voga con la scelta della Cattedrale di Populous a fine 2021, poi messa da parte per i tanti problemi connessi. Il passo in avanti però è sostanziale. La Soprintendenza ha infatti recepito e fatto propria la proposta di Inter e Milan, che di fatto scioglie il nodo del vincolo su San Siro. Secondo la proposta, dell’attuale impianto resteranno la torre sud-est e le rampe di accesso. Si creerà dunque un’area che prenderà parte della curva Sud e parte della tribuna arancio, a cui sarà affiancata una costruzione moderna. Quella combinazione, nei progetti, diventerà uno spazio eventi, con negozi, uffici e museo».

LE INSIDIE – «Tutto risolto? A una condizione. Che Inter e Milan acquistino l’impianto entro i 70 anni dalla costruzione del secondo anello. Quindi… quando? A ottobre 2025 secondo un’opinione diffusa, anche se qualcuno invoca una scadenza anticipata, nella prima parte dell’anno. E non è automatico superare i problemi che hanno fatto saltare la Cattedrale: impatto ambientale (il nuovo piano di governo del territorio pone l’accento proprio sul consumo di suolo), viabilità, rumore, qualità dell’aria, residenti contrari…».

IL FUTURO – «E ora? Entro i primi 10 giorni di novembre, l’Agenzia delle Entrate dovrebbe consegnare al Comune la stima sul prezzo di acquisto di San Siro e aree limitrofe. Quale sarebbe una cifra ragionevole per i club? Una stima parla di 170 milioni, di cui 70 per lo stadio (nel 2006 valutato 68 milioni) e 100 per l’area circostante. Un’altra stima dice 250 milioni. La soddisfazione dell’Inter è evidente, mista a prudenza, tenendo in piedi anche l’opzione Rozzano. Prudenza anche a Casa Milan, dove sono già stati spesi 40 milioni per i terreni a San Donato: in questo, il Milan ha fatto più passi».

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