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Nicolini CERTO: «Stankovic e Esposito due addi pesanti per la Sampdoria. L’Inter? Non si ripeterà»

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Enrico Nicolini, ex giocatore e ora collaboratore della Sampdoria, ha parlato di Filip Stankovic, Sebastiano Esposito e dell’Inter

Intervistato da SampNews24, Enrico Nicolini ha indicato in Filip Stankovic e in Sebastiano Esposito i due addii più pesanti per la Sampdoria del prossimo anno. L’ex calciatore ha parlato direttamente dell’Inter e delle favorite al prossimo scudetto.

GLI ADDII DI ESPOSITO E STANKOVIC DALLA SAMP – «È chiaro che sono andati via dei giocatori di valore, ne cito due: Stankovic su tutti ed Esposito ma per gli altri onestamente e con tutto rispetto dei dei giovani, di Facundo, di Ghilardi eccetera penso che si possono sostituire in modo più che adeguato e quindi, da quel punto di vista, mi preoccupo poco. Poi è chiaro che se arriva Tutino dopo Coda insomma Esposito di certo non lo dimentico, però è più facile farne a meno. Ecco in questo modo mi viene più facile dimenticarlo senza scordarci che comunque Esposito, pur facendo un ottimo campionato, ha messo in evidenza delle problematiche fisiche che spesso e volentieri e non gli hanno permesso di di giocare. Quindi bisogna stare molto attenti al giocatore che si andranno a prendere».

INTER ANCORA FAVORITA PER LO SCUDETTO?«L’Inter non penso che riuscirà a ripetere i numeri dello scorso anno che che sono stati giganteschi. Le inseguitrici, lo scorso campionato, avevano il freno a mano tirato. Però ha cambiato poco, se non qualche rinforzo, mentre le altre stanno prendendo un mare di giocatori come ad esempio la Juve e il Milan che sulla carta sono le alternative. Prima che si mettono apposto penso che qualche problemino ce lo avranno. Tuttavia penso che l’Inter sia ancora in grado di essere la migliore e di portare a casa un ulteriore scudetto seppur non con gli stessi numeri dello scorso anno. Ovviamente l’augurio è che ci sia più competitività. Come ad esempio il Napoli che potrebbe tornare lo squadrone di due anni fa. E penso che si accorceranno un po’ le distanze».

L’INTERVISTA INTEGRALE A NICOLINI.

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