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Morata Inter, aria d’ADDIO all’Atletico Madrid: «Per me sarebbe più semplice andare via, capisco che non sono più la priorità del club!»

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L’attaccante dell’Atletico Madrid e della Spagna, Alvaro Morata, seguito dall’Inter la scorsa estate, ha parlato così del suo futuro

Intervistato da Marca, Alvaro Morata torna a parlare del proprio futuro, prefigurando un possibile addio in estate all’Atletico Madrid, riaccendendo così su di lui i riflettori del calciomercato Inter e dei vari club che già la scorsa estate avevano provato ad acquistarlo.

ANDARMENE – «Per me la cosa più semplice è non giocare in Spagna, per la mia vita, per quello che devo vivere quando esco nel nostro Paese. Per me la cosa più semplice è andare a giocare all’estero».

I MIEI FIGLI NON CAPISCONO – «Molte volte i miei figli, che hanno cinque anni, non capiscono perché ci sono persone così arrabbiate con il loro papà. La cosa più semplice l’estate scorsa sarebbe stata lasciare l’Atlético. Avevo delle offerte migliori a livello finanziario, grandi squadre, ma ho l’illusione di poter vincere con l’Atlético. Quando vedo come la gente reagisce alle nostre partite e alle nostre vittorie, quella parte pesa molto».

MERCATO – «Quello che appare sulla stampa sarà quello di cui parleranno in società. Se però io vedo che l’Atlético vuole ingaggiare otto attaccanti, allora capisco che non sono la priorità del club. Non posso restare all’Atlético e non giocare».

SU SIMEONE – «Ci ho parlato? Spesso. Praticamente ogni estate sembra che io non vada bene per lui, ma è il contrario, non ho nessun tipo di problema. Parlo spesso con lui delle cose della vita e mi ha aiutato in tante cose. Però ci sono aspetti che io non controllo, non so se sono nei suoi piani o in quelli della società, ma ne parleremo quando torneremo al lavoro».

I FISCHI CON LA NAZIONALE – «Ci sono tanti spagnoli che vogliono che la Nazionale faccia male… In altri paesi questo non succede. Se ti piace il calcio e sei spagnolo, perché non vuoi che vinca la Spagna? Il più grande tifoso della Spagna che vuole con tutte le sue forze che la Spagna vinca sono io. A volte le persone non sono consapevoli del contributo che possono dare con una parola positiva. I fischi? Quando finiranno gli Europei parlerò di tutto… non è il momento adesso. Non voglio dare l’impressione di essere un piagnucolone».

SULL’INFORTUNIO – «Sto meglio, ma a volte se vado a dormire e mi giro su un fianco mi sento un po’ male e fa male, ma non è nemmeno paragonabile a quello che era all’inizio».

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