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Condò: «Mondiali Qatar 2022? Un calcio ai diritti»
Sulle colonne de La Repubblica Paolo Condò scrive dei Mondiali in Qatar non come kermesse di calcio, ma come un calcio ai diritti
Sulle pagine de La Repubblica, il giornalista Paolo Condò si scaglia contro i Mondiali in Qatar 2022, definendoli come un calcio ai diritti più che una competizione calcistica:
LE PAROLE- La Coppa doveva cambiare il Qatar, ma l’illusione è svanita prima del via. Se c’è stato un momento preciso in cui il palco allestito da Fifa e Qatar è definitivamente caduto, è stato quando Khalid Salman — ambasciatore del Mondiale ed ex giocatore della nazionale qatariota — in un’intervista alla tv tedesca Zdf ha definito l’omosessualità un «danno mentale». È successo due settimane fa, praticamente in contemporanea con l’infelice lettera del presidente Fifa, Gianni Infantino, nella quale si chiariva che il calcio non può accollarsi tutti i problemi del mondo, e dunque — in buona sostanza — pensate a godervi il Mondiale e non rompete più le scatole con ’ste storie di diritti e di doveri.