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Mazzola svela: «Inter? È la mia vita. Se mio padre non fosse morto, avrei giocato lì»

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Sandro Mazzola, bandiera dell’Inter, ricorda il padre Valentino e il Grande Torino nel giorno dell’anniversario della strage di Superga

Sandro Mazzola, bandiera dell’Inter e figlio di Valentino, ha rilasciato un’intervista a Tuttosport in cui ha ricordato la strage di Superga dove il Grande Torino si schiantò 75 anni fa e suo padre morì.

SUPERGA – «Deciderò solo all’ultimo, al mattino, se essere presente a Superga alla messa delle 17. Come sempre. Ascolto la mia anima. Non è tanto un fatto di fatica fisica. Che pure esiste, a 81 anni. Io a Superga sono andato tante volte da solo, in questi decenni. Raramente il 4, alle cerimonie ufficiali, con migliaia di persone. Non è… facile. Io salivo in altri giorni senza dire niente a nessuno, agli orari più strani, apposta per poter restare da solo su quella terra dove papà morì. E restava sempre un momento privato, dall’inizio alla fine».

INTER – «Certo, sono diventato una bandiera nerazzurra, ne sono orgoglioso, l’Inter è stata e sarà per sempre la mia vita. Ma anche il Torino, per via di papà, occuperà per sempre una parte del mio cuore. Se non fosse morto, sarei diventato un giocatore del Torino. È sicuro. È vero che lo voleva l’Inter e che lui era tentato, me lo hanno raccontato, ma io penso che al momento della decisione finale, sì o no, dopo aver parlato col presidente Novo, non se la sarebbe sentita di lasciare il Torino, l’avrebbe visto come un tradimento… E sarebbe rimasto, a costo di guadagnare molto meno. E così io avrei iniziato a giocare nel vivaio granata. E poi magari sarei diventato anch’io una bandiera del Toro, chissà… Quando giocavo al Fila, mi sembrava di vivere in un mondo fantastico. Speravo di diventare un calciatore del Torino come papà, un giorno. Pardon, del Toro».

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