Hanno Detto
Materazzi attacca: «Oaktree non ripeterà gli stessi errori del Milan, ecco farei al posto di Lautaro»
L’ex difensore Marco Materazzi, bandiera dell’Inter, ha commentato il passaggio di proprietà nerazzurro da Zhang a Oaktree
Marco Materazzi ha rilasciato un’intervista alla Gazzetta dello Sport in cui commenta il passaggio di proprietà dell’Inter da Steven Zhang a Oaktree.
CAMBIO DI PROPRIETA’ – «Un peccato perché Suning ha costruito e vinto tanto. La cosa positiva è che sembra che rimanga lo stesso management, anche perché sarebbe un errore fatale cambiarlo»
PARAGONI CON ALTRI FONDI – «Ma l’Inter sta facendo bene non soltanto sul fronte sportivo. E poi anche a Liverpool è entrato un fondo che poi ha vinto tutto quello che si poteva. Un fondo in cui c’era gente come LeBron James. Non mi stupirei se anche dietro a Oaktree ci fosse gente del genere. Ideale perché ha spirito competitivo»
MESSAGGIO A ZHANG – «Grazie per avere mantenuto le promesse. Aveva detto che voleva portare l’Inter sul tetto d’Europa e del Mondo. C’è quasi riuscito… Tanto di cappello per quanto è stato fatto. Ora inizia una nuova era e serve continuità. Credo che Oaktree abbia già studiato e capito che l’Inter è una famiglia rispettata nel mondo. Lo stadio è sempre pieno, la società spinge nella giusta direzione. Prima del Covid era impensabile che sarebbe arrivata a questi livelli. Discorso che vale anche per il calcio italiano che sembra sempre lontano dalle big europee ma che poi va nelle finali delle Coppe. Avremo meno soldi delle inglesi, ma più idee e determinazione. L’Italia è fatta così, anche con la Nazionale poi rompe le scatole a tutti»
ERRORI MILAN – «Non credo che Oaktree commetterà l’errore dell’altra squadra di Milano, che ha mandato vie gente competente come Maldini e Massara, usata come capro espiatorio perché forse toglieva la scena a qualcuno. Paolo aveva visto giusto anche su De Ketelaere… Capisco che un fondo debba fare gli interessi degli investitori. Ma mi sembra evidente che vale la pena scommettere sull’Inter»
RIPARTIRE DAI GIOVANI – «Ma i giovani li abbiamo già! La grandezza di Marotta e Ausilio è stato creare un mix tra gente di prospettiva e parametri zero esperti e abituati a vincere. Basta portare avanti questa formula vincente».
RINNOVI LAUTARO, BARELLA E INZAGHI – «L’importante è che ci sia chiarezza. Una volta che c’è quella sono sicuro che i miei capitani Lauti e Nicolò non avranno problemi ad aspettare un passaggio societario che va fatto con i giusti tempi tecnici. Non è colpa di Antonello, Marotta o Inzaghi se trattative congelate in attesa del rifinanziamento ora rischiano di allungarsi ulteriormente a causa degli sviluppi societari. Mi sembra di capire che tutte le parti sono già d’accordo e che ci sia la volontà comune di andare avanti insieme. Se fossi uno dei due, avendo chiaro quanto la chimica che si è creata con la società, l’allenatore, i compagni e soprattutto i tifosi sia veramente unica. Un margine di attesa lo offrirei alla mia squadra del cuore. Anche perché loro con tutto il rispetto non si chiamano Milan, come Skriniar».