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Marotta: «Siamo alla ricerca della seconda stella, sul rinnovo di Inzaghi e su Lukaku…»

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L’amministratore delegato dell’Inter, Beppe Marotta ha rilasciato una lunga intervista nella quale ha affrontato vari temi

Intervistato da Radio Anch’io lo Sport, Beppe Marotta ha toccato tanti temi in casa Inter, tra stagione attuale e calciomercato. Queste le sue dichiarazioni.

FIRMEREI PER VINCERE IL CAMPIONATO USCENDO AI QUARTI IN CHAMPIONS? – «La vita è fatta di sogni e realtà. La realtà dice che siamo alla ricerca della seconda stella. Allo stesso tempo le competizioni europee dobbiamo guardarle con ottimismo e per poco l’anno scorso non avveravamo il sogno. Dobbiamo dare il meglio e provare a raggiungere il massimo».

SULLA CLASSE ARBITRALE – «Arbitri come Casarin sono stati grandi arbitri ma quella di oggi è di tutto rispetto. Si è ringiovanita. Negli anni passati la carriera era un po’ più lunga, oggi si interrompe più velocemente e quindi c’è un’accentuazione della classe arbitrale giovane. Però mi pare che la nostra classe arbitrale sia rispettata e considerata nel mondo. Il calcio sta diventando più scientifico e tecnico, abbiamo strumenti come Var o Goal Line Technology che riducono la soggettività. Chiaro che ci siano critiche più aspre quando vengono prese determinate decisioni».

SUL RINNOVO DI INZAGHI – «Siamo in una fase interlocutoria in cui il calendario rappresenta una parte condizionante. L’anno scorso eravamo ottavi a sei punti in meno. Al di là delle statistiche quello che sto notando è la consapevolezza dei propri mezzi, la certezza di essere protagonisti e di essere forti. A Udine lo scorso anno fu una prestazione negativa come impatto, abbiamo capito cosa vuol dire e lo abbiamo superato. Oggi è la sua squadra, lui è il leader e i giocatori seguono le indicazioni».

COME MI SPIEGO L’ATTEGGIAMENTO DI LUKAKU? – «Ci siamo rimasti male perché avevamo instaurato un rapporto di affetto con lui, ma siamo stati bravi a trovare le alternative. Fa parte del passato e di un mondo strano a livello di rapporti. Adeguiamoci a quanto successo. L’Inter esiste da cento anni e va avanti senza allenatori, dirigenti e calciatori attraverso la ricerca di altri protagonisti».

SUL RINNOVO DI MKHITARYAN – «Stiamo valutando tutte le situazioni ma non è questo il momento di approfondire queste tematiche. Lo faremo nel tempo giusto col massimo rispetto partendo dal concetto che se il calciatore vuole restare per noi diventa più facile».

SORPRESO DALLA CRESCITA DI DIMARCO? – «Devo dire di sì perché non immaginavamo potesse arrivare a questi livelli. E’ uno degli esterni più forti in circolazione e questo va dato atto a lui. Il grande senso di appartenenza lo facilita nelle prestazioni e oggi è uno dei più forti a livello europeo».

SU SPALLETTI NUOVO CT DELL’ITALIA – «Sono molto contento che sia il ct della nazionale perché in lui vedo tanti valori positivi. Entusiasmo, determinazione, lettura tattica, valorizzazione dei giovani. Tanti ingredienti fanno sì che la scelta di Gravina sia stata intelligente. Dobbiamo poi essere noi club bravi a mettere gli italiani a disposizione e qui si torna alla questione della competenza. Siamo tra i migliori d’Europa e i risultati delle Under lo hanno dimostrato».

QUI L’ALTRA PARTE DELL’INTERVISTA DI MAROTTA.

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