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Manchester City Real Madrid: la bellezza del calcio in faccia ai nostalgici
Manchester City Real Madrid entra di diritto nella storia del calcio moderno: uno spettacolo di emozioni alla faccia dei nostalgici
Avvertenza prima della lettura: astenetevi se di Manchester City Real Madrid vi sono rimasti negli occhi esclusivamente gli errori difensivi. La prima semifinale d’andata della Champions League è stata un incredibile viaggio nella modernità del calcio europeo. Intensità, ritmo, spirito positivo, occasioni da gol a raffica e un 4-3 che riporta alla mente alcune tra le partite più meravigliose e indimenticabili della storia.
La vittoria, di misura, è finita nelle mani degli inglesi ma Pep Guardiola non potrà essere del tutto soddisfatto. I Citizens si sono infatti riscoperti un po’ troppo cicala e molto meno formica, sciupando in più di una circostanza le chance per arrotondare il punteggio e aumentare il divario. Se De Bruyne e Gabriel Jesus hanno illuminato la scena, al contrario Mahrez ha sulla coscienza più di qualche errore.
Così le Merengues di Carletto Ancelotti sono rimaste vive, aggrappate alla classe infinita di Benzema (a proposito, altra serata che lo avvicina al Pallone d’Oro 2022) e alla vivacità di Speedy Vinicius nel contesto di una sfida nella quale Modric non è stato geniale e Kroos mai un fattore.
Chiaro, gli strafalcioni dei rispettivi reparti arretrati sono stati evidenti, inutile negarlo. Da Alaba a Militao, da Fernandinho a Laporte, sulla coscienza più di qualche gol. Ma d’altro canto è il calcio di oggi a rendere tremendamente più complicato il lavoro del difensore, spesso costretto all’uno contro uno e a duellare in spazi larghissimi. La lucidità non certo semplice da mantenere.
Insomma, i nostalgici se ne facciano una ragione: questo è il football che ci piace, senza speculazioni e senza ansie, con il solo pensiero in testa di divertire ed emozionare. E poco importa se capiterà di dover vedere qualche errore in più. Concetti ben poco italiani, ahinoi.