Hanno Detto
Sneijder, la CARICA prima della Champions: «Inzaghi PUO’ fermare ancora Pep, Lautaro tornerà a SEGNARE, e su chi VINCE…»
Sneijder, la CARICA prima della Champions: «Inzaghi PUO’ fermare ancora Pep, Lautaro tornerà a SEGNARE, e su chi VINCE…» Le parole dell’ex numero 10 dell’Inter
Intervistato dalla Gazzetta dello Sport, l’ex 10 dell‘Inter Wesley Sneijder, ha parlato a poche ore dalla sfida dei nerazzurri contro il City:
GRIGLIA FAVORITE CHAMPIONS-« Se faccio una griglia la sbaglio sicuro, perché anno c’è qualche sorpresa. Posso dire che non partono necesesariamente avanti solo City e Real, e che in primissima fila c’è anche la mia Inter. Ormai la squadra ha un’aura speciale, può arrivare in semifinale ed oltre. Certo, in questa Coppa l’impresa è dietro l’angolo, ma tutte le big sanno che se la dovranno vedere con l’Inter.»
PARTENZA A RILENTO– «Un vecchio proverbio olandese dice: “ogni inizio è difficile”. Questo, poi, lo è particolarmente: c’è mlta pressione sull’Inter che ha vinto uno scudetto storico e ha tutto per ripetersi. In generale, la squadra non si è potuta allenare con continuità, e questo vale soprattutto per Lautaro, anche cosi si spiega la partita negativa col Monza. Credetemi, però: non c’è nessun allarme, niente di cui preoccuparsi. La squadra è forte, ha radici solide. Ma è anche vero che quest’anno ha rivali piu agguerite.»
RIVALI IN ITALIA- «Il Napoli ha un allenatore tostissimo e non fa le coppe, vantaggio molto grande. Poi che Thiago Motta sarebbe diventato un grande allenatore lo sapevamo tutti. La Juve è in costruzione e va temuta.»
LAUTARO VS HAALAND– «Partiamo col dire che Lautaro vale Haaland. E vale gli altri grandi attacanti di questa epoca: trovatemi un altro che sa segnare in tutti i modi possibili. La vittoria in nazionale gli ha dato un altro status, ma lo ha pure stancato un po’, deve solo trovare la forma. Non capisco quale sia la preoccupazione, il gol arriverà e poi non si fermerà. Poi ha compagni all’altezza, e scoprirete presto pure Taremi»
TAREMI- «Pochi lo sanno ma siamo stati compagni in Qatar. Riuscivo ancora a dargli qualche bella palletta che metteva dentro. Si vedeva che era destinato ad una carriera in Europa. Era timido, sempre educato. Ricordo che una volta in Champions D’Asia fece doppietta a una squadra iraniana e non festeggiò per rispetto. Le rovesciate gli vengono bene. Può sempre colpire»
COME SI FERMA HAALAND- «Non esistono attaccanti impossibili da fermare. Haalandi si ferma soltanto non facendolo girare, con i raddoppi, con gli anticipi. L’Inter ci è riuscita una volta grazie ad Acerbi, perché non può farlo di nuovo?»
METTERE IN DIFFICOLTA’ GUARDIOLA– «Noi ci siamo riusciti l’annno del Triplete, ma ci è riuscito anche Inzaghi. Ho visto la finale di Istanbul dal vivo e la ricordo bene: serve lo stesso coraggio. L’Inter ha un’identità forte e un modulo difficile da leggere per gli avversari.»
BATTAGLIA A CENTROCAMPO–« Le partite si vincono li. Qua ce ne sono di lusso: nella finale si era infortunato De Bruyne ed il suo ritorno può essere un fattore chiave, ma dall’altro il dinamismo che ha Barella è unico. Poi Rodri e Calhanoglu sono tra i migliori registi al mondo, ma sapete chi può fare la differenza? I portieri.»