Hanno Detto
Maldini Inter, il talento del Monza si racconta: «Qui il mio posto nel mondo, avevo bisogno di tranquillità. Sull’addio al Milan e sul futuro…»
Maldini Inter, l’attaccante del Monza ed obiettivo di mercato dei nerazzurri, si racconta così tra addio al Milan e futuro
Intervistato dalla Gazzetta dello Sport, Daniel Maldini, oggetto dei desideri del calciomercato Inter e non solo, ha parlato del suo addio al Milan, dei suoi obiettivi e di tanto altro.
COSA RAPPRESENTA IL MONZA PER ME – «Il mio posto nel mondo. Mi sono sentito subito a casa, i risultati si sono visti e si stanno vedendo. Avevo bisogno di stare tranquillo, ma anche di avere più responsabilità. Perché percepirle mi fa stare bene e mi fa sentire vivo e presente. Fa piacere sapere che l’allenatore e i compagni hanno fiducia in te».
L’ADDIO AL MILAN – «È una questione di scelte che rispetto».
SE HO MAI PENSATO DI CAMBIARE IL NOME SULLA MAGLIA E DI RIMUOVERE MALDINI? – «Mai. E più ci pensi, peggio è. Sono pensieri che lascio agli altri».
COME SONO CAMBIATO DAL MIO ESORDIO NEL 2020? – «Ho acquisito più consapevolezza dei miei mezzi. Questo mi fa rendere di più».
PER CHI DICE CHE NEMMENO IO SONO CONSAPEVOLE DEI MIEI MEZZI – «Dovrei esserlo di più, vero…».
CONVOCAZIONE ED ESORDIO CON LA NAZIONALE – «Avevo una serie di emozioni che è difficile da descrivere. E’ bello stare lì, a Coverciano, e vestire la maglia azzurra. Lavoro per tornarci e restarci. La prima convocazione è stata un punto di partenza, ora si pensa ad arrivare più in alto possibile».
SE MI ASPETTAVO LA CHIAMATA DA SPALLETTI? – «E’ stata inaspettata. La notizia me l’ha data Adriano Galliani, era felicissimo anche lui e mi ha detto che per la prima volta tre giocatori della stessa famiglia avrebbero vestito la maglia azzurra».
UN GIOCATORE CHE AMMIRO – «Mi piace moltissimo Musiala del Bayern Monaco».
COSA RAPPRESENTA IL CALCIO PER ME – «E’ stare bene, è essere felice. E’ condividere con i compagni una passione che è diventata lavoro. Siamo dei privilegiati e a volte non ce ne rendiamo conto».
DOVE MI VEDO TRA 20 ANNI, DOPO IL CALCIO – «Tra Milano e un posto di mare perché mi dà serenità , con i miei amici di sempre».