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Maignan razzismo, Criscitiello: «È ignoranza, a Udine se vedono un ragazzo di colore…»

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Criscitiello si schiera a difesa di Maignan per i cori razzisti durante Udinese-Milan, difesa anche per la città di Udine, ecco il motivo

Intervenuto con il suo editoriale per Sportitalia, anche Michele Criscitiello ha commentato quanto accaduto a Maignan. Ecco il suo commento su UdineseMilan e i cori razzisti per il portiere. Ricordiamo che anche l’Inter ha preso una ferma posizione nella vicenda.

CRISCITIELLO – «Nel 2024 accade ancora questo. Maignan non ci sta e nel momento in cui lascia la porta e si toglie i guanti viene giù il mondo. Analisi della vicenda: non è razzismo ma ignoranza. Lo stadio nuovo, vicino ai calciatori, senza pista è stupendo. Se la società crea, la tifoseria organizzata non può distruggere. Udine non è razzista e ho 13 anni di buoni motivi per sostenere questo. E’ una città che conosco, conosco la gente, conosco la società anche se non ho più rapporti diretti da un mesetto circa. Questo non cambia il pensiero che ho della vicenda. Non è razzismo. Udine non è razzista. Se vedono un ragazzo di colore non gli fanno buh buh in strada ma lo fermano e gli offrono il caffè perché la domenica indossa la maglia bianconera. C’è un gruppetto ad Udine che farà pagare tutti. Gli stessi che da anni cantano “odio Napoli” o “Vesuvio lavali con il fuoco” quando il loro vero Re era napoletano: Antonio Di Natale»

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