Hanno Detto
Longo ripensa all’Inter: «Quando ho detto addio ai nerazzurri ero felice, ecco perché»
L’ex attaccante dell’Inter, Samuele Longo, ora al PAS Lamia, ricorda così la sua esperienza in nerazzurro tra giovanili e prima squadra
Tra i prodotti del settore giovanile dell’Inter che poi non sono riusciti a dimostrare il proprio valore nel calcio che conta c’è anche Samuele Longo. L’attaccante ora in forza al PAS Lamia in Grecia. Ecco le sue dichiarazioni ai microfoni di Numero Diez, ripercorrendo le tappe della propria carriera.
GIOVANILI INTER – «Rimane un bel ricordo sicuramente. All’epoca non mi rendevo conto della fortuna che avevo, perché per me era la normalità. Una volta che sei all’Inter credi che quello sia normale, lo capisci solo con gli anni che hai avuto tanta fortuna e che non è da tutti allenarsi con dei campioni come Samuel Eto’o, per dirne uno. All’epoca per me era solo un andare al campo e cercare di migliorare guardando i migliori, perché di quello stiamo parlando».
LE MIE ESPERIENZA MIGLIORI? – «In Spagna ho vissuto le mie migliori stagioni: all’Espanyol, perché era la mia prima stagione tra i grandi; al Girona, dove raggiungiamo la prima promozione storica del club e sono capocannoniere della squadra. Posso dire che è la squadra dove più mi sarebbe piaciuto rimanere, anche vedendo come si è sviluppata la storia del club. In Italia a Venezia, perché ho trovato un bell’ambiente e mi ha fatto tornare il sorriso».
L’ADDIO ALL’INTER – «Non nascondo che ero felice perché finalmente dopo tanti anni ero di proprietà di un’altra squadra e, quindi, ero contento di questo. Poi in realtà non è andata come speravo, però quella a Vicenza la ricordo come un’esperienza positiva. Era la mia prima squadra dopo tanti anni di prestiti e pensavo: ‘Qui posso giocare rappresentando la mia squadra‘. I prestiti, però, mi hanno arricchito molto a livello umano. Ovvio, però, che cambiare ogni anno, ti lascia molto a livello personale e umano, ma non è semplice nel momento in cui ti crei delle nuove amicizie e ti trovi bene in una città, oltre che in un gruppo di lavoro. Ripartire da capo è complicato. Le mie stagioni migliori le ho vissute in Spagna e il mio sogno, dopo aver conosciuto quell’ambiente, era quello di restare lì più a lungo».