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Lautaro a Che Tempo Che Fa: «Scudetto? Siamo nella storia dell’Inter, due anni fa…»
Lautaro Martinez ha parlato a Che Tempo che fa, ecco le dichiarazioni dell’attaccante dell’Inter intervistato da Fabio Fazio
Lautaro Martinez ha parlato a Che Tempo Che Fa, ecco le parole dell’attaccante dell’Inter intervistato da Fabio Fazio su Canale Nove.
SCUDETTO – «Nel momento in cui si facevano i calcoli per lo scudetto, la data del derby è diventata subito speciale. Vincere la seconda stella a casa loro (del Milan, ndr)… è stato meraviglioso, non era mai successo. Siamo entrati nella storia di questo grande club. Due anni fa eravamo vicini, quest’anno il principale obiettivo era quello di vincere la seconda stella. Abbiamo lavorato tantissimo, abbiamo sofferto tantissimo. Dopo tanti sforzo e sacrifici ce l’abbiamo fatta».
FINALE CHAMPIONS – «Sì, la scorsa stagione abbiamo fatto un cammino in Europa che è stato fondamentale. È stato sicuramente difficile perché ci sono giocatori forti e importanti da affrontare, non è mai facile. Noi sin dalla fase a gironi abbiamo giocato partite difficili».
GOL DA RICORDARE – «Quello in semifinale di Champions League contro il Milan… l’Inter non ci arrivava da un po’ di tempo. Il sogno più grande dopo aver vinto tutto con l’Inter e l’Argentina ora è la Champions League!»
RINNOVO – «Mi dicono che sono una bandiera. Da quando sono arrivato (a Milano, ndr) mi hanno sempre trattato in maniera speciale. Sono grato. Sul futuro? Sai, nel calcio non si sa mai cosa succede, io però sono sicuro che a MIlano sto benissimo e quindi ho volontà di rinnovare».
SOPRANNOME TORO – «Beh ho cambiato tanto il mio modo di giocare nel corso della mia carriera. Ora gioco un po’ con la squadra, ma a volte gioco centrale. Dipende (ride, ndr)»
MILITO – «Quando ho esordito in Argentina con il Racing sono entrato al posto suo. E’ una foto che rimane sempre nel cuore. Milito è una persona che mi ha dato una grande mano. Avevo 17 o 18 anni, mi ha insegnato tanto».
LA NUMERO 10 – «Nasce tutto quando giocavo al Racing con quel numero, poi all’Inter era libero. Ho chiesto ad Ausilio se potevo prenderla. Mi hanno detto che ci avrebbero pensato, poi me l’hanno data».
MESSI – «Messi E’ un amico e un compagno E’ un giocatore che ha segnato un’epoca. La cosa più particolare è vederlo durante l’allenamento, sembra che giochi un altro sport. Si inventa cose che non hai mai visto prima. Lui è un animale di competizione, non vuole perdere mai».
PAPA FRANCESCO – «Non l’ho mai incontrato, so che gli piace il calcio…è il primo tifoso dell’Argentina. Vorrei incontrarlo insieme alla mia famiglia».
INIZI – «Papà era un calciatore, è stato un professionista. Ha giocato persino in Serie B. Mi ha trasmesso l’amore per questo sport e la disciplina. Mia nonna è stata una delle prime calciatrici di Bahia Blanca».
THEO E NINA – «Mi hanno cambiato la vita (sorride, ndr), cercherò di insegnare loro i valori e farli crescere con umiltà e rispetto per tutto. Prima mi arrabbiavo per tutto, per ogni cosa, poi loro mi hanno cambiato l’esistenza. Si cambia per i figli. Guardi la vita da un’altra maniera…sono interisti dalla nascita, hanno già le magliette».
COSA DIREI A LORO TRA 5 ANNI- «Direi che all’inizio ero nervoso… che li amo tanto e che questa puntata è dedicata a loro (sorride, ndr)».