Hanno Detto
Lautaro a 23: «Sono felicissimo all’Inter. Il nuovo contratto verrà risolto presto »
Lautaro Martinez ha raccontato la strabiliante stagione dell’Inter nel corso di una lunga intervista a Sky Sport
Lautaro Martinez ha parlato in esclusiva a “23”, programma di Sky Sport, dove si è raccontato attraverso una lunga intervista di Andrea Paventi. Le sue parole.
VITTORIA – «La cosa migliore è avere così tanti punti di vantaggio, abbiamo fatto un grande lavoro. Dopo tanti anni vedere la gente esultare è la cosa più emozionante, perché capisci quanto la gente ci tenesse. L’arrivo sul pullman prima della partita con la Sampdoria è l’emozione più grande, come l’ho vissuta in Argentina».
SCUDETTO – «Quando siamo usciti dalla Champions, abbiamo parlato tanto di questa cosa. Rimaneva solo lo scudetto e quindi dovevamo andarlo a prendere e abbiamo lavorato tantissimo. Siamo stati tutti i giorni qua a pensare a quello che dovevamo fare, a preparare le partite. Questa è stata la cosa migliore e più importante per noi perchè ce l’abbiamo fatta e siamo molto felici».
JUVE-INTER – «Loro vincono da 9 anni e sarà importante andare là e giocare questa partita con lo scudetto nostro. La Juve lo vinceva da 9 anni, noi non vincevamo da 11 o da 10 e quindi abbiamo perso una finale. Quest’anno era importante prendere qualcosa e abbiamo preso lo scudetto e sarà importante andare a giocare là e giocare quella partita con il 19^ scudetto».
GOL SCUDETTO – “Il gol più importante è quello di Eriksen contro il Crotone. Ha segnato anche Hakimi quella partita ma il gol di Christian ha sbloccato la partita, è stata la rete decisiva».
IL RAPPORTO CON LUKAKU – «Abbiamo parlato sin dal primo giorno perché lui guardava le nostre partite. Siamo stati 2-3 ore il primo allenamento a parlare in spagnolo. Poi è il lavoro che ci rende così, quello tra di noi, con il mister ma anche con Alexis, perché tutti e 3 ci miglioriamo a vicenda e quest’anno ognuno di noi è cresciuto personalmente».
L’ARRIVO – “All’inizio giocavo poco, ma era normale, venivo dal calcio argentino, parlavo una nuova lingua e dovevo adattarmi. Quest’anno le ho giocate tutte e credo di aver fatto un ottimo lavoro. Conte mi ha aiutato tantissimo e mi ha migliorato anche in fase difensiva».
ICARDI – «Ci siamo sentiti dopo lo Scudetto. Lui mi ha dato una mano appena arrivato e lo posso solo ringraziare, gli vorrò sempre bene».
MILITO – «Quello che ha fatto lui è troppo importante. Al Racing poi sono arrivato con lui, ho esordito quando giocava e ho sempre avuto un ottimo rapporto con Diego. Mi chiama sempre, quando le cose vanno bene ma soprattutto quando vanno male, ed è li che mi aiuta di più, dandomi consigli su come comportarmi».
FALCAO – «Da piccolo ho sempre imparato a guardare in avanti, anche quando le cose andavano male. Cerco sempre di fare il massimo e aiutare i miei compagni. Falcao lo guardavo sempre da piccolo, così come Suarez, mentre adesso osservo un po’ tutti e cerco di imparare da tutti.»
DIFENSORI – «Chi mi ha messo più in difficoltà? De Vrij, Skriniar in allenamento. Se devo dire un avversario dico Koulibaly ma ce ne sono altri che sono veloci».
TORO – «Il soprannome è nato dal Racing, nelle giovanili quando un mio compagno continuava a chiamarmi “Toro”. Poi in prima squadra è rimasto il soprannome e anche all’Inter, quando poi la presentazione stessa è stata fatta su quell’idea».
BASKET – «Mio fratello gioca molto a basket e può essere che abbia influito anche sul mio modo di giocare».
FAMIGLIA – «L’arrivo della figlia mi ha dato più tranquillità e più testa. E’ la cosa più bella che può accadere e arriva l’anno dello scudetto. Devo ringraziare lei e mia moglie per tutto quello che è accaduto. L’importante per me è che la famiglia stia bene. Quando crescerà potrei farle vedere il gol col Torino, anche per come si è messa la partita, visto che era quasi alla fine ed è stato molto bello».
CHAMPIONS – «Nelle partite importanti, come in Champions, sono i dettagli che fanno la differenza e credo che li dobbiamo fare il passo avanti e migliorare».
FUTURO – «Io sono molto contento di essere all’Inter, e la mia famiglia è felice a Milano. Tutto quello che verrà dopo si risolverà, come il contratto. E’ tutta una cosa che i miei procuratori risolveranno».
BARCELLONA – «Io sono stato molto vicino al Barcellona, parlavo con Messi ed ero davvero a un passo da trasferirmi li, però poi ho cambiato idea e sono felice di aver scelto di restare a Milano».