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Kathellen Sousa: «Il Derby è sempre speciale. Siamo al pari del Milan»
Kathellen Sousa, difensore dell’Inter Femminile, ha parlato del Derby contro il Milan: le sue dichiarazioni
Kathellen Sousa, difensore dell’Inter Femminile, ai microfoni di Tuttosport ha parlato del Derby contro il Milan: le sue dichiarazioni.
DERBY – «Un derby è sempre una grande sfida, stavolta arriva vicino alla fine dell’anno, anche se siamo a metà stagione, ma è bene prendere punti. È sempre bello giocare contro il Milan, anche perché i derby raramente sono partite noiose».
SENSAZIONI – «Sicuramente in questa stagione siamo migliorate e abbiamo dimostrato la nostra crescita contro Juventus e Roma. Stavolta credo che arriviamo alla pari con il Milan: non sarà facile vincere, né per noi né per loro».
CONSAPEVOLEZZA – «Credo che si sia visto che il nostro lavoro sta dando frutti e stiamo evolvendo come squadra. Se abbiamo fatto grandi partite con Juve e Roma, e speriamo anche oggi col Milan, è perché stiamo lavorando bene ogni giorno».
MANCANZE – «Non credo fossimo abbastanza sicure a livello mentale. Ora abbiamo la consapevolezza giusta: difendiamo la maglia di un grande club e lavoriamo ogni giorno per dimostrarlo in campo».
STAGIONE – «Sto crescendo insieme al resto della squadra, sono felice. Sono stata contentissima quando sono entrata negli ultimi minuti contro la Roma, non vedevo l’ora».
INFORTUNIO – «Sì. Ho giocato a calcio per tutta la mia vita, non credo di essere stata più di una settimana senza pallone prima dell’infortunio. Non fare ciò che ti rende felice è difficile».
CAMBIAMENTI – «Avere un tecnico come Rita Guarino penso che abbia cambiato le nostre prospettive: i risultati che stiamo iniziando ad avere lo dimostrano».
INTER – «La maglia dell’Inter sappiamo tutti quanto è importante: tanti campioni brasiliani l’hanno indossata. Fare bene qui, mi permette di giocare in Nazionale, che è sempre stato il mio sogno».
IDOLI – «Marta. Lei è un modello anche al di fuori del Brasile, per quello che fa in campo, ma non solo. E poi Formiga».
FORMIGA – «Credo che potesse correre ancora più della maggior parte di noi, anche se ha deciso di lasciare. Durante la Coppa del Mondo c’è stato un momento in cui ci allenavamo a parte e le ho chiesto un po’ delle sue esperienze. Lei è un museo vivente di questo sport».
MOMENTO FELICE – «Il momento più felice è stato il mio rientro. Gli obiettivi: vincere e dare una mano in qualunque modo, difendendo ma anche segnando se è il caso, per fare sì che l’Inter stia il più alto possibile in classifica».