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Juve Inter, la fisicità di Rabiot ed il cervello di Calhanoglu: la sfida a centrocampo

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Un duello che caratterizzerà la sfida tra Juve ed Inter al rientro dopo la sosta sarà quello a centrocampo tra Rabiot e Calhanoglu

Sale l’attesa per il derby d’Italia d’alta classifica tra Juve ed Inter, e con essa prendono piede i ragionamenti sui duelli che si vedranno in campo. Uno che deciderà la partita sarà quello tra Hakan Calhanoglu e Adrien Rabiot. Caratteristiche diverse e giocatori simbolo delle idee di gioco dei propri allenatori: il cervello del turco contro la fisicità del francese. A fare un’analisi del duello fra i due a centrocampo è la Gazzetta dello Sport.

Sulla rosea si legge: «In mediana Juventus e Inter hanno, per motivi diversi, i due giocatori che racchiudono l’anima stessa delle squadre: corsa e agonismo contro palleggio. Ecco allora la criniera di Adrien Rabiot da una parte e dall’altra lo sguardo che non tradisce emozioni di Hakan Calhanoglu. Il francese è l’immagine della Juve da combattimento di questi primi mesi di stagione: solida, quadrata, fisica e grintosa. Il turco, invece, è il cervello di un’Inter che ama trattare la palla, comandare il gioco, creare occasioni.

Si profila, dunque, un duello potente, che potrebbe orientare la gara. Rabiot ha già fatto male all’Inter nella scorsa stagione, firmando il primo dei due gol bianconeri nell’andata allo Stadium (2-0). Calhanoglu a Torino segnò il rigore che piegò la Juve (1-0) nel ritorno del 2021-2022. Il francese in estate scelse un po’ a sorpresa di restare, rinnovando per un anno nonostante l’esclusione dalle coppe europee della Signora, mentre il turco si è legato ai nerazzurri fino al 2027.

Adesso non è più un ex milanista che ha tentato il salto della staccionata, ma uno degli idoli del suo popolo: gli hanno cucito addosso un coro ad personam e pare che Hakan lo senta in privato per caricarsi. La sosta delle nazionali su di lui ha “pesato” meno visto che è tornato subito per una influenza (del resto la sua Turchia era già qualificata…): nessun dubbio, però, che allo Stadium sarà al suo posto, in mezzo a dare le carte, mentre Allegri proverà a togliergli ossigeno. Magari usando proprio la carta Rabiot».

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